Studi di settore al passo con la difficile congiuntura economica. La Commissione degli esperti, nella riunione, ha detto sì a una serie di “aggiustamenti” riguardanti l’applicazione di questo particolare strumento di accertamento per il periodo d’imposta 2015. L’Organo collegiale, composto da rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria, delle categorie produttive e professionali e degli enti locali, ha infatti il compito di valutare se gli studi elaborati sono in grado di fotografare effettivamente la realtà economica cui si riferiscono.
In particolare sono stati approvati: correttivi anticrisi, evoluzioni e aggiornamenti sulle diverse territorialità dei 70 nuovi Studi. Parere favorevole anche per i 67 Sds che dovrebbero andare in evoluzione nel 2016.
La revisione ristabilisce, quindi, secondo gli “esperti”, l’armonia tra Sds e l’attuale realtà economica esaminata a livello locale, di comparto o riferita a situazioni specifiche, rimodulando i risultati non più allineati a causa della crisi congiunturale che ha comportato, in molti casi, un rallentamento dell’attività, ritardi negli incassi, mancati pagamenti, ricavi più bassi.
I correttivi 2015 ricalcano perfezionamenti già previsti per il periodo d’imposta 2014:
- interventi relativi all’analisi di normalità economica
- congiunturali di settore
- congiunturali territoriali
- congiunturali individuali.
Riguardo all’evoluzione degli Studi di settore 2015, il via libera della Commissione è per:
- 12 studi del comparto manifatturiero
- 12 studi relativi alle attività dei professionisti
- 20 studi del commercio
- 26 studi afferenti i servizi.