Il Risparmiometro 2019 prende vita: dopo un primo periodo sperimentale l’Agenzia delle entrate ha diramato una nota dove avvisa che il nuovo strumento partirà definitivamente.
Risparmiometro 2019. Agenzia delle Entrate e Guardia di finanza sono al lavoro per estendere, alle Fiamme gialle la possibilità di accesso alla super anagrafe dei conti correnti che dopo una sperimentazione sulle partite Iva, da quest’anno sarà estesa anche all’analisi delle persone fisiche. Il primo monitoraggio effettuato dalla Gdf sui dati condivisi dell’Agenzia delle entrate ha portato alla individuazione di 156 sorvegliati speciali.
Risparmiometro 2019
Il risparmiometro 2019 è un algoritmo che calcola la differenza tra quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi e quanto risparmiato e depositato nei conti correnti bancari. Così se un contribuente dichiara un certo reddito, ma successivamente il saldo delle somme detenute nel conto corrente non coincide, allora scattano i controlli. Dopo una prima sperimentazione sulle partite Iva, da quest’anno il risparmiometro sarà esteso anche persone fisiche.
Questo software andrà a misurare i risparmi in banca che sono accumulati dal contribuente in un anno e li andrà a misurare con redditi da questi dichiarati.
Sarà direttamente il computer dell’Agenzia delle entrate a far lavorare il risparmiometro e verificherà quante persone stanno evadendo senza bisogno di un’indagine.
In seguito, l’ufficio delle imposte non farà altro che inviare una lettera e chiedere di chiarire la propria posizione. Il contribuente dovrà giustificarsi e dimostrare che i redditi con i quali ha vissuto provengono da fonti lecite o già tassati alla fonte, come una vincita al lotto.
In particolare, un indice di elevata rischiosità è rappresentato dalle movimentazioni in entrata sui conti correnti dell’anno 2016 che siano superiori a 100 mila euro.