La gestione della riscossione delle entrate comunali torna al centro del dibattito parlamentare: disponibile il documento dell’audizione al Senato sulla riscossione presentato dall’Anci.


Presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato si sta svolgendo un’indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte degli enti di riscossione, parallelamente all’esame del disegno di legge n. 1375, che introduce disposizioni sulla rateizzazione dei carichi fiscali. In questo contesto, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) ha presentato un documento che evidenzia le criticità legate alla riscossione dei tributi locali e propone soluzioni per migliorare l’efficienza del sistema.

Un sistema sotto pressione

La riscossione delle entrate rappresenta una leva fondamentale per la sostenibilità finanziaria degli enti locali. Tuttavia, le difficoltà nel recupero dei tributi incidono direttamente sulla capacità di spesa corrente, a causa dell’obbligo di accantonare risorse nel Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE). Questo meccanismo, che vincola una parte significativa delle entrate accertate ma non immediatamente esigibili, ha raggiunto livelli critici, con un impatto complessivo di oltre 6 miliardi di euro annui, pari a circa il 10% delle risorse correnti dei Comuni.

L’incidenza del FCDE risulta particolarmente elevata nel Mezzogiorno, dove si concentra quasi la metà dell’importo complessivo accantonato. Le grandi città e i Comuni medio-piccoli del Centro-Sud registrano i valori pro capite più alti, evidenziando un legame tra difficoltà nella riscossione e situazioni di disavanzo o crisi finanziaria. Complessivamente, si stima che circa 1.200 Comuni siano coinvolti in situazioni di sofferenza economica riconducibili a una riscossione inefficace.

Le proposte dell’Anci per migliorare il sistema

Di fronte a questa situazione, l’Anci ha ribadito la necessità di interventi normativi mirati a rendere più efficiente la gestione delle entrate locali. Tra le proposte principali, spiccano due interventi chiave:

  1. Revisione del calcolo del FCDE: l’Anci chiede di basare il calcolo del fondo sui dati di riscossione più recenti, riducendo l’attuale periodo di riferimento di almeno tre anni. In alternativa, si propone l’introduzione di una procedura che permetta di ridurre l’accantonamento a fronte di progetti di recupero pluriennali, soggetti a verifica annuale.
  2. Potenziamento degli uffici e incentivi al personale: per migliorare l’efficacia della riscossione, si suggerisce un ampliamento del sistema di incentivazione per i dipendenti coinvolti nei progetti di efficientamento, superando le limitazioni attualmente previste dalla normativa. La legge di bilancio 2025 ha introdotto alcune migliorie in tal senso, ma restano ancora margini di intervento per rendere il sistema più funzionale.

Il ruolo cruciale della riscossione coattiva

Il processo di gestione delle entrate si articola in tre fasi principali: riscossione spontanea, accertamento e recupero coattivo. L’efficienza di ciascuna fase influisce direttamente sulla capacità finanziaria degli enti locali, contribuendo a ridurre il divario tra le somme accertate e quelle effettivamente incassate.

Uno studio condotto dalla Fondazione IFEL ha evidenziato che un incremento dell’efficacia della riscossione coattiva comporta benefici tangibili anche sulle altre fasi del processo. In particolare, per ogni punto percentuale di miglioramento della riscossione forzata, si registra un aumento dello 0,03% nella riscossione spontanea dell’IMU e dello 0,08% per le sanzioni stradali. Inoltre, la riscossione derivante da accertamenti subisce un incremento dello 0,19% per l’IMU e dello 0,08% per la TARI.

L’assenza di strumenti efficaci di riscossione forzata rischia invece di vanificare gli sforzi compiuti per migliorare la compliance fiscale, compromettendo la capacità dei Comuni di garantire servizi essenziali ai cittadini. Per questo motivo, un rafforzamento del sistema di recupero coattivo è considerato un elemento imprescindibile per la stabilità finanziaria degli enti locali.

Verso un nuovo modello di riscossione locale

L’analisi presentata in Senato conferma che il miglioramento della riscossione delle entrate comunali non è solo una questione di bilanci locali, ma una condizione necessaria per garantire l’efficacia dell’intero sistema finanziario pubblico. Il potenziamento degli strumenti di recupero, l’ottimizzazione delle risorse umane e una revisione delle normative esistenti sono passaggi fondamentali per consentire ai Comuni di superare le attuali difficoltà e garantire servizi adeguati alle comunità locali.

Riscossione delle entrate comunali: il documento dell’audizione dell’Anci in Senato

Qui il documento completo.