Il presidente dell’ANCI e sindaco di Torino Piero Fassino, il coordinatore dei Sindaci metropolitani Dario Nardella, insieme ai Sindaci delle altre Città metropolitane, hanno inviato al premier Matteo Renzi e ai membri del Governo ‘’la proposta di diverso riparto della manovra fra le Città metropolitane interessate, che deriva da una scelta solidaristica fra le stesse che comporta un aggravio di taglio per talune, onde ridurre l’onerosità per le Città metropolitane di Firenze, Roma e Napoli. Proposta dell’ANCI – ricorda Fassino – su cui il Governo ha dato chiara apertura ad un pieno recepimento’’.
‘’Ribadita la gravosa riduzione di risorse complessive pari a 256 ml – scrivono i Sindaci delle Città metropolitane nella lettera di accompagnamento al documento – la proposta di modifica, fermo restando l’ammontare generale, risponde a nostro avviso ad un principio di mutualità solidale e di gradualità, necessario per giungere ad una effettiva e sostenibile standardizzazione della spesa, nonché a principi di proporzionalità e di equità fra le Città metropolitane rispetto al contributo richiesto dallo Stato’’.
‘’Naturalmente – prosegue la missiva – ci attendiamo che alla dimostrazione di responsabilità da noi manifestata, corrisponda a maggior ragione la disponibilità del Governo a dare positiva soluzione alle questioni poste dall’ANCI. In particolare ribadiamo la necessità che, a corredo della modifica del riparto del contributo da noi condivisa, il Governo introduca nel decreto legge in corso di adozione alcune precise misure che possono alleviare la difficile situazione finanziaria delle Città metropolitane per il 2015 e che riteniamo vadano accolte nella loro totalità’’.
Tra le misure, ‘’la facoltà di utilizzare i risparmi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui, contemplata dalla legge di stabilità, anche per far fronte alla spesa corrente, come richiesto anche per i Comuni; la facoltà di utilizzare in via straordinaria i proventi da alienazioni e gli avanzi di amministrazione anche per far fronte alla spesa corrente, come richiesto anche per i Comuni; l’azzeramento o consistente riduzione delle sanzioni per sforamento del Patto di Stabilità 2014, peraltro derivanti da scelte compiute dalle ex Province; la riduzione degli oneri finanziari per il personale che deve transitare alle altre amministrazioni; l’intelligente ripartizione degli obiettivi del Patto di Stabilità finalizzati a sostenere la spesa per investimento per quelle Città metropolitane che hanno maggiori risorse; la soluzione delle gravi difformità applicative dell’IPT che stanno fortemente penalizzando le principali Città metropolitane. Alcune di tali questioni sono state già oggetto di condivisione con il Governo, la nostra richiesta – conclude la lettera – è che possano trovare nella loro totalità recepimento nel decreto legge o in sede di conversione parlamentare’’.
In allegato potete consultare il testo della missiva dei primi cittadini al Governo.