Il 3 agosto in Aula al Senato il DDL di riorganizzazione della PA. Nel calendario dei lavori del Senato fino al 7 agosto previsto per la settimana dal 3 al 7 agosto il seguente punto: Ddl n. 1577-B – Riorganizzazione Amministrazioni pubbliche (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati) (Collegato alla manovra finanziaria) (Voto finale con la presenza del numero legale). Ulteriore differimento del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione 2015 per le Città metropolitane, le Province ed i Liberi consorzi comunali istituiti in Sicilia.
In commissione Affari Costituzionali al Senato ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità sulla riforma P.A. sollevate dalla Lega quando è ripreso l’esame del testo in terza lettura. Con un solo voto di scarto la Lega si è vista bocciare le pregiudiziali di costituzionalità sulla riforma della Pubblica amministrazione che aveva presentato in Commissione Affari Costituzionali al Senato. Decisivo il voto della presidente di Commissione Anna Finocchiaro. I voti contrari sono stati 13 contro i 12 favorevoli. L’approdo in Aula del testo, pertanto è previsto per il periodo da lunedì 3 a venerdì 7 agosto.
Il termine per presentare gli emendamenti in commissione scade martedì 28 luglio. Ma l’orientamento di governo e maggioranza è quello di non modificare il provvedimento per consentire il via libera definitivo da parte del Senato entro la prima settimana di agosto. Lo dice chiaramente la ministra Marianna Madia: «Naturalmente il Parlamento è sovrano, ma dopo due letture approfondite da parte di Camera e Senato, il mio auspicio è che questa terza lettura sia quella definitiva e avvenga prima dell’estate». In tal caso, «a settembre verrebbero emanati i primi decreti attuativi»
Molto ricchi i contenuti della Delega che mira a rivedere diversi punti dell’apparato pubblico. A cominciare dalla riforma della dirigenza pubblica e dalla soppressione dei segretari comunali (dopo una fase ponte di tre anni). Importanti modifiche anche sul lavoro pubblico che vedrà l’accentramento dei concorsi pubblici, la possibilità per le amministrazioni di definire obiettivi di contenimento delle assunzioni differenziati in base agli effettivi fabbisogni, il passaggio delle visite fiscali dalle Asl all’Inps.