A partire dall’8 maggio 2015 e fino al 22 maggio 2015, sarà possibile accedere all’operazione di rinegoziazione 2015 dei mutui in essere con Cdp.
La riapertura straordinaria dei termini per la rinegoziazione dei mutui in essere con la Cdp, più volte sollecitata dall’Anvi, permette di attivare il dispositivo anche sui mutui già rinegoziati, superando una limitazione della precedente normativa.
Per ciò che concerne le modalità di accesso all’operazione di rinegoziazione si segnalano che: sarà possibile prenotare l’adesione entro il 22 maggio 2015; l’adesione dovrà essere effettuata tramite l’Applicativo Cdp, utilizzando le credenziali in possesso degli enti per l’accesso alla sezione “Enti locali e PA”.
Infine è necessario confermare l’adesione effettuata in via telematica trasmettendo la documentazione richiesta, in formato originale, entro e non oltre il 27 maggio 2015. A tal proposito è utile ricordare che ai fini del perfezionamento dell’accordo, farà fede la data di ricezione della documentazione da parte della Cdp.
I termini e le condizioni dell’operazione sono illustrati nella circolare Cdp n. 1283 del 28 aprile 2015.
Questa tornata di rinegoziazione è riservata ai mutui già oggetto di precedenti rinegoziazioni. Gli enti interessati sono circa 4.300. Potranno tuttavia accedere anche i Comuni che per motivi amministrativi (in genere ritardi nella consegna dei documenti originali) sono risultati esclusi dall’operazione di novembre 2014.
Rispetto alle indicazioni contenute nella circolare n. 1283 è necessario segnalare ai Sindaci e ai Responsabili dei servizi finanziari comunali alcune novità attese nel dl “Enti locali”, che sarà varato nei prossimi giorni:
su proposta dell’Anci verrà consentito di poter accedere all’operazione di rinegoziazione anche ai Comuni che non abbiano ancora approvato il bilancio di previsione 2015, la cui scadenza è stata prorogata al 30 luglio 2015, e che pertanto si trovano in esercizio provvisorio.
Ci si attende inoltre che il dl “Enti locali” recepisca in via eccezionale e per il solo 2015 la possibilità di utilizzare liberamente i risparmi di linea capitale derivanti dalla rinegoziazione, senza vincolarli per spese di investimento o a riduzione del debito, rendendo ancora più vantaggiosa l’intera operazione.