rimborso dichiarazione dei redditiLe tempistiche dell’Agenzia delle Entrate per il rimborso della dichiarazione dei redditi possono essere lunghe, ma cosa fare se non arriva? Vediamolo insieme.


Dalla dichiarazione dei redditi, spesso può esserci un conguaglio da cui risulti un credito da poter riscuotere.

Altrettanto spesso, però, il rimborso tarda ad arrivare. Le tempistiche, purtroppo, non sono quasi mai precise o esplicate, ma se i tempi si prolungano troppo, i contribuenti possono sollecitare l’Agenzia delle Entrate.

Ecco cosa fare.

Rimborso dichiarazione dei redditi: i motivi dei ritardi

Con la dichiarazione dei redditi, può capitare che il contribuente abbia versato tasse superiori a quelle dovute, visto che, quando si presenta il modello Redditi o il modello 730, il Fisco calcola l’imposta dovuta e la confronta con quella già versata nel corso dell’anno.

Se c’è un sostituto d’imposta, l’accredito ha tempi più brevi. Ma se manca il sostituto d’imposta (come in caso di perdita del lavoro o col termine della Naspi), i tempi possono allungarsi di molto.

Le tempistiche possono variare per diversi motivi, come la data di presentazione della dichiarazione dei redditi. Infatti, prima s’invia e prima arriverà il rimborso.
In caso di importi alti (superiori ai 4000 euro), possono scattare i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, il che ovviamente prolunga l’attesa.

I controlli sono effettuati entro i quattro mesi successivi alla scadenza della presentazione della dichiarazione.

Rimborso dichiarazione dei redditi: cosa fare se non arriva

Se è l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi dell’erogazione dei rimborsi, l’accredito sarà fatto mediante bonifico sul conto bancario o sul conto postale.
Per questo, i contribuenti devono comunicare all’Agenzia l’iban, per permettere il pagamento.

In caso di mancata comunicazione, l’erogazione del contributo alle persone fisiche avviene tramite titoli di credito a copertura garantita, emessi da Poste Italiane.

Se il rimborso non arriva, bisogna inviare un’istanza all’Agenzia delle Entrate, relativa alle imposte dirette o sul reddito. Può essere presentata in uno degli uffici dell’Agenzia, in base al proprio domicilio.

L’istanza di rimborso per versamenti eccedenti o non dovuti, relativi all’imposta di registro o alle altre imposte indirette diverse dall’Iva, va presentata:

  • All’ufficio territoriale dell’Agenzia dove è stato registrato l’atto o la successione;
  • In assenza di un atto registrato, all’ufficio territorialmente competente in ragione del domicilio fiscale del contribuente.

Nell’istanza, devono esserci le seguenti informazioni:

  • L’importo richiesto;
  • I motivi per cui si ritiene di aver diritto ad un rimborso;
  • La documentazione relativa alla fondatezza della richiesta;
  • Il proprio recapito telefonico, l’indirizzo mail o l’indirizzo Pec.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it