Modelli 730/2018 a rimborso: il perché dei controlli preventivi. È considerata elemento di incoerenza delle dichiarazioni con saldo a credito anche la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità degli anni precedenti.
Approvati, con provvedimento del 25 giugno 2018, i criteri per individuare gli elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli dei modelli 730/2018 con esito a rimborso, come disposto dalla legge di stabilità 2016. Oltre alle dichiarazioni presentate direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta, i controlli possono riguardare anche quelle affidate ai Caf o ai professionisti abilitati.
La norma da cui discende il provvedimento odierno è l’articolo 5, comma 3-bis, del Dlgs 175/2014 (introdotto dalla legge 208/2015), secondo il quale “nel caso di presentazione della dichiarazione direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro, l’Agenzia delle entrate può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine…”. Inoltre, i controlli preventivi possono riguardare anche le dichiarazioni presentate ai Caf o ai professionisti abilitati (articolo 1, comma 4, Dlgs 175/2014).
Il documento odierno, dunque, individua i seguenti elementi di incoerenza delle dichiarazioni modello 730/2018 con esito a rimborso, presentate con modifiche rispetto alla precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta:
- scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente
- presenza di altri elementi di rilevante incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche
- presenza di situazioni di rischio in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.