Arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in merito alla riduzione del 50% sull’IRES per le Fondazioni di origine bancaria: ecco le istruzioni sulle modalità di esercizio delle attività.
In una recente circolare, l’Agenzia delle Entrate fornisce infatti indicazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento delle attività per le Fondazioni Bancarie e approfondisce il concetto di “gratuità” per gli enti religiosi, delineando una serie di regole chiare e specifiche.
Riduzione IRES al 50% per le Fondazioni di origine bancaria
L’Agenzia delle Entrate ha emesso la circolare n. 35 del 28 dicembre, in risposta a vari quesiti formulati sulle attività di promozione sociale e culturale delle Fondazioni di origine bancaria (Fob). Il documento offre chiarezza sulle condizioni per beneficiare della riduzione Ires al 50%, sottolineando l’importanza che tali attività siano svolte in modo diretto ed esclusivo dall’ente.
Priorità alle attività dirette
Il presupposto indispensabile per accedere alla riduzione Ires è la dimostrazione da parte delle Fondazioni Bancarie dello svolgimento diretto ed esclusivo di attività di promozione sociale e culturale. È essenziale escludere qualsiasi esercizio indiretto delle attività no profit. L’Agenzia ribadisce che la gratuità, requisito fondamentale per beneficiare dell’agevolazione fiscale, non viene compromessa dai contributi ricevuti durante l’attività istituzionale.
Enti Religiosi: focus sulla “gratuità”
Per gli enti religiosi civilmente riconosciuti, la circolare ritorna sul concetto di “gratuità”, elemento cruciale per l’applicazione della riduzione Ires ai redditi derivanti dal patrimonio immobiliare utilizzato per attività di religione o di culto. La novità consiste nella considerazione dei contributi ricevuti durante l’attività istituzionale, quali quote per la formazione religiosa o l’iscrizione al catechismo, che non pregiudicano il carattere della gratuità.
Gestione del patrimonio immobiliare
L’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori dettagli sulla gestione statico-conservativa del patrimonio immobiliare, specificando che la riduzione Ires può applicarsi ai proventi derivanti dalla locazione, a condizione che siano destinati all’attività istituzionale e non configurino un’attività d’impresa. La circolare sottolinea l’importanza di valutare l’eventuale gestione imprenditoriale basandosi su una serie di elementi, escludendo valutazioni basate su singoli fattori.
Agevolazioni per attività commerciali marginali
La riduzione Ires si estende anche ai redditi derivanti da attività diverse da quelle religiose o di culto, come attività commerciali, purché siano esercitate in modo marginale e in rapporto di strumentalità con gli scopi istituzionali. A titolo di esempio, possono usufruire dell’agevolazione i proventi derivanti dalla gestione di bar parrocchiali o dell’oratorio, strettamente legati all’attività istituzionale.
Istituti per il sostentamento del clero: agevolazioni confermate
L’Agenzia delle Entrate conferma l’applicazione dell’agevolazione Ires anche per gli Istituti per il Sostentamento del Clero, a condizione che non si configuri un carattere imprenditoriale e che le risorse siano impiegate nell’attività istituzionale.
Infine la circolare affronta anche altri temi, come la detassazione degli utili per gli enti non commerciali e la possibilità di cumulare la riduzione Ires con la detassazione degli utili, fornendo un quadro completo delle nuove disposizioni fiscali.
Il testo completo della Circolare
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it