Un contribuente, in regime dei minimi dal 2013, può continuare a usufruirne se diventa socio accomandante di una società in accomandita semplice? Non parteciperebbe all’attività della società.
Salvatore De Rosa
Per accedere al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità è necessario non avere esercitato nel triennio precedente un’attività artistica, professionale o di impresa, anche in forma associata o familiare (articolo 27, comma 2, lettera a, del Dl 98/2011). Tale requisito è ancora più stringente dal periodo di imposta in cui si inizia l’attività. In tal caso, un contribuente che esercita un’attività individuale d’impresa o di lavoro autonomo e, nello stesso periodo di imposta, partecipa a una società di persone o a un’associazione, non potrà usufruire del regime dei minimi, anche se dismette la partecipazione nel corso dell’anno. I redditi prodotti nello stesso periodo, dallo stesso soggetto e appartenenti alla stessa categoria (di impresa o di lavoro autonomo), non possono, infatti, essere sottoposti a due diversi regimi di tassazione, sostitutiva per quanto riguarda l’esercizio individuale dell’attività d’impresa e ordinaria per i redditi da partecipazione in società (risoluzione 146/E del 2009).