Visite mediche, bollette, spese per il telefono: sono tantissime le voci che l’Agenzia delle Entrate terrà in considerazione per il Redditometro 2024.
Il Redditometro è uno strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per risalire al reddito presunto dei contribuenti/persone fisiche.
Era stato sospeso nel 2018, ma è tornato con un nuovo decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato dal Viceministro all’Economia Maurizio Leo.
La notizia ha spaccato in due la maggioranza.
Maurizio Leo ha dichiarato che “non c’è nessun ritorno al vecchio redditometro. Il decreto ministeriale pubblicato in questi giorni in Gazzetta mette finalmente dei limiti al potere discrezionale dell’amministrazione finanziaria di attuare l’accertamento sintetico”.
Ma per Fratelli d’Italia si tratterebbe di una limitazione del raggio d’azione del contestato sistema anti-evasione.
Vediamo allora come funzionerà.
Redditometro 2024: tutto quello che c’è da sapere
L’analisi partirà dai redditi del 2016 e terrà conto degli elementi già presenti nell’anagrafe tributaria oppure di un livello minimo di spesa.
L’amministrazione leggerà i dati e presumerà un reddito, chiedendo spiegazioni, poi, ai contribuenti. Dal canto loro, i contribuenti potranno difendersi e dimostrare che il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta.
Si potrà anche contestare che le spese attribuite abbiano un diverso ammontare e che la quota del risparmio, utilizzata per consumi e investimenti, si è formata nel corso degli anni precedenti.
Se il totale supererà il 20% del reddito dichiarato, il contribuente dovrà giustificarsi davanti all’Agenzia delle Entrate, perché magari ha ricevuto un’eredità o ha utilizzato risparmi da anni passati o redditi esenti, come le borse di studio.
A quel punto, inizierà il contraddittorio obbligatorio, nel quale il contribuente dovrà giustificare al Fisco come fa a tenere quel tenore di vita. Se le prove non sono convincenti, scatterà l’accertamento.
La decisione del Governo arriva anche a causa delle critiche della Corte dei Conti. Nel 2022, infatti, ci sono stati solo 352 accertamenti, per un gettito di 300mila euro. Il 20% ha dato esito negativo e un altro 20% ha provocato una maggiore imposta pari a 5164 euro. Solo in due casi sono stati trovati evasori tra il mezzo milione e i due milioni e mezzo.
Le spese che saranno tenute in considerazione
L’elenco delle spese di cui si terrà considerazione è molto vasto.
Per le spese relative a generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature, sarà preso in considerazione il valore della soglia di sussistenza della voce corrispondente, individuata dall’Istat in assenza di dati presenti nel Sistema Informativo dell’Anagrafe.
Per quanto riguarda le spese per il mutuo, l’affitto, l’eventuale canone per il leasing immobiliare e le relative spese per pagare le bollette, ma anche le spese per la manutenzione e per eventuali agenti immobiliari, quasi tutti gli investimenti saranno tenuti in considerazione.
Saranno calcolate anche per le spese per combustibili ed energia, ma anche l’acquisto di nuovi elettrodomestici, mobili e servizi per la casa. Oltre alle spese per i collaboratori domestici, altri beni per la casa e ovviamente le spese relative a medicinali e visite mediche.
Rientreranno nel calcolo anche le spese relative ai trasporti: assicurazione per l’assicurazione civile, incendio e furto, per auto, moto, caravan, camper e minicar. Stessa cosa per le spese per tram, taxi, autobus e altri trasporti.
Non mancheranno le spese per la scuola: dai libri scolastici alle tasse e le rette per ogni grado di educazione, oltre a corsi di lingue straniere, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami, scuole di specializzazione e master.
Controlli anche sul tempo libero: spese per giocattoli, radio, televisione, computer, libri non scolastici, giornali e riviste, piante e fiori, internet, abbonamenti per pay-tv, spese veterinarie per animali domestici, assegni al coniuge, parrucchiere e barbiere, bigiotteria, etc.
Qui la lista delle spese che saranno controllate.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Checché ne dicano i detrattori per chi non ha nulla da nascondere il REDDITOMETRO è cosa buona e mi auguro sia mantenuto visto che qualcuno pensa già di toglierlo