evasione fiscale Il 2016 è stato un anno “record nella lotta all’evasione fiscale, sono stati recuperati 19 miliardi”. Lo annuncia il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervenendo alla presentazione dei risultati dell’Agenzia delle entrate.

 


L’evasione fiscale, ha aggiunto Padoan, “aumenta le diseguaglianze, distorce la concorrenza e sottrae risorse alla collettività”. Di questi 19 miliardi, secondo quanto emerge dalle slide illustrate dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, ben 13,7 arrivano da versamenti diretti mentre 4,8 miliardi sono il risultato della riscossione coattiva. Infine 500 milioni sono versamenti spontanei a seguito della promozione della compliance. Inoltre un’altra slide chiarisce che, sempre nel dettaglio che compone i 19 miliardi, 10,5 mld arrivano dall’attività di controllo e di cui 4,1 dalla voluntary disclosure. E 8 miliardi da attività di liquidazione.

 

VOLANO ENTRATE 2016, STIMA GETTITO 450 MLD

 

La prima stima del gettito delle entrate 2016 fa registrare un altro record: 450 miliardi di euro rispetto ai 436 dell’anno prima. Lo annuncia il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan alla presentazione dei risultati dell’Agenzia delle entrate.

 

 

 

“GOVERNO NON STRIZZA OCCHIO A EVASORI”

 

“Fa sorridere, per non dire altro, chi dice che la lotta all’evasione non c’è e che il governo strizza l’occhio all’evasione. E offende il lavoro di tante persone“. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervenendo alla presentazione dei risultati dell’Agenzia delle entrate. “Semmai il governo strizza l’occhio ai contribuenti onesti, li aiuta a correggere gli errori senza atteggiamenti punitivi”, sottolinea.

 

“EVASIONE INTERNAZIONALE È ODIOSA”

 

Una forma “particolarmente odiosa” di evasione è quella internazionale, dice il ministro dell’Economia. Padoan si riferisce “ai grandi capitali nascosti nei paradisi fiscali grazie a intermediari compiacenti” e all’evasione delle multinazionali per le quali in realtà si dovrebbe parlare di “elusione”. Esse “spesso sfruttano anche le asimmetrie tra ordinamenti”. Questi comportamenti “ci preoccupano” come l’evasione vera e propria. L’Italia comunque “negli ultimi anni ha fatto molto, ha avuto ruolo di capofila nei tavoli internazionali per mettere fine al segreto bancario”, conclude.