revisore-dei-conti (1)Prorogare il termine per l’invio del questionario relativo al bilancio preventivo 2015, attualmente fissato al 21 marzo. E’ la richiesta avanzata dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi, in una lettera inviata al presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, nella quale si sottolinea anche come, ad oggi non sia stata ancora resa disponibile la procedura per la trasmissione dei questionari.

 

Nella missiva Longobardi, evidenziando “alcune criticità derivanti dagli adempimenti posti a carico degli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali relativi alla trasmissione dei dati del bilancio preventivo 2015”, ricorda come “in attuazione dell’art. 1, commi 166 e ss., della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), la Sezione delle Autonomie di codesta Corte, con la delibera n. 32/SEZAUT/2015/INPR del 30 novembre 2015, ha approvato le “Linee di indirizzo su aspetti significativi dei bilanci preventivi 2015 nel contesto della contabilità armonizzata”, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del 8 gennaio 2016”.

 

“Successivamente – scrive ancora Longobardi – con una comunicazione pubblicata sul sistema SI.Qu.E.L.(Sistema Informativo Questionari Enti Locali) si richiedeva di provvedere, mediante la sopracitata piattaforma, all’inserimento dei dati relativi ai bilanci di previsione 2015 entro il 21 marzo 2016”.  A ciò si aggiunge che “allo stato attuale non è stata ancora resa disponibile la procedura per la trasmissione dei questionari relativi al bilancio preventivo 2015. Tali formulari, infatti, sono disponibili sulla piattaforma informatica, in formato excel esportabile, ma, una volta compilati, non possono, di fatto, essere trasmessi”.

 

“Considerato, dunque, che tale termine non consente di provvedere adeguatamente all’adempimento degli obblighi di comunicazione richiesti dalla legge anche alla luce delle problematiche legate all’utilizzo della piattaforma SI.Qu.E.L, questo Consiglio Nazionale – conclude Longobardi –  chiede che si valuti l’opportunità di prorogare il termine del 21 marzo 2016”.

 

“Andrebbe comunque aperta una riflessione – osserva il Vice Presidente della categoria, Davide di Russo – sulla concreta utilità dell’adempimento richiesto in sé. In un quadro in cui, come tutti  concordano, l’imperativo è semplificare, si caricano i revisori degli enti locali e la stessa Corte dei conti dell’ennesima incombenza, richiedendo la trasmissione di dati che sono già in gran parte resi disponibili presso il Ministero dell’interno” .

 

“Inoltre – prosegue Di Russo –  si fatica a comprendere l’utilità – al di là delle esigenze di archivio – di demandare alla Corte la raccolta dei dati del bilancio preventivo 2015 a esercizio ormai chiuso, con impossibilità quindi di recepire le eventuali segnalazioni della Corte. Tanto più che la Corte a breve andrà a disporre di dati più significativi chiedendo la trasmissione di quelli relativi al rendiconto 2015 e al preventivo 2016, di prossima approvazione”.