In una lettera diretta al viceministro dell’economia e delle finanze, l’Anutel ha evidenziato alcune criticità nel prospetto delle aliquote dell’Imposta Municipale Propria (IMU): ecco i dettagli.


Il Portale del Federalismo Fiscale è al centro di un’importante discussione sollevata dall’Associazione Nazionale degli Utenti dei Servizi Telefonici e Telematici (Anutel).

Risultano infatti, secondo l’associazione, diverse problematiche che emergono nel contesto dei test effettuati dai comuni sul prospetto delle aliquote IMU.

Scopriamo dunque quali sono state le difformità segnalate all’esecutivo e qual è la situazione attuale.

Il contesto

Con l’introduzione della “nuova IMU” si stabilisce che i comuni possono diversificare le aliquote solo con riferimento alle fattispecie individuate con apposito decreto ministeriale. In questo caso la delibera di approvazione delle aliquote deve riportare, quale parte integrante della stessa, il prospetto delle aliquote elaborato per mezzo di un applcativo ad hoc disponibile all’interno del «portale del federalismo fiscale».

Il Dm 7 luglio 2023 precisa che, in considerazione della portata innovativa e della complessità dell’applicazione informatica, l’obbligo di utilizzare la stessa per l’approvazione del prospetto delle aliquote decorre solo dal 2024.

Pertanto, gli enti che hanno approvato le aliquote Imu 2023 dopo la pubblicazione del decreto ed entro il termine del 15 settembre (termine di scadenza del bilancio), non erano tenuti ad inserire il citato prospetto nella delibera.

Prospetto aliquote IMU, l’Anutel denuncia diverse criticità

Tuttavia per i Comuni fino allo scorso mese di ottobre è partita una fase di test, per mettere alla prova l’applicativo in vista del prossimo anno.

L’obiettivo era verificare se le aliquote delle diverse fattispecie, deliberate per l’anno 2023 ai fini dell’IMU, fossero compatibili e applicabili anche per il 2024 attraverso il nuovo prospetto.

A partire da questo mese di novembre 2023, si prevede infatti la possibilità di elaborare il prospetto per il 2024. Quest’ultimo deve essere scaricato e inserito nella delibera di approvazione delle aliquote IMU. A partire da gennaio 2024, sarà infine attiva la funzione di trasmissione al Ministero dell’Economia e delle Finanze del Prospetto.

Tuttavia durante la fase di test, gli enti coinvolti hanno riscontrato diverse criticità, mettendo in luce alcune questioni cruciali. Si sono registrati infatti rallentamenti del sistema e diversi blocchi durante le fasi di prova nell’utilizzo del portale e dell’applicativo.

Di fronte a queste problematiche, l’Anutel ha deciso di intervenire, mettendo nero su bianco le preoccupazioni in una lettera inviata al viceministro dell’economia e delle finanze (il documento è riservato ed è disponibile per gli abbonati al portale dell’associazione).

Nella missiva, l’Anutel non solo ha sottolineato le difficoltà emerse durante i test, ma ha anche sollecitato il ministero a intervenire tempestivamente.

La richiesta dell’associazione pone l’accento sull’importanza di affrontare e risolvere le criticità individuate, in modo da assicurare un corretto funzionamento del sistema e una transizione senza intoppi al nuovo prospetto delle aliquote per il 2024.

In conclusione, l’attenzione posta dall’Anutel su queste criticità nei prospetti delle aliquote IMU rappresenta un richiamo importante per garantire la stabilità e l’efficacia del sistema fiscale locale. La risposta del ministero e le azioni intraprese determineranno la direzione futura di questa importante componente del panorama fiscale italiano.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it