Arriva la conferma definitiva del Governo: la quinta rata della rottamazione quater è stata prorogata al 15 settembre 2024.
Si parlava da diversi giorni dell’eventuale proroga della quinta rata della rottamazione quater, la cui scadenza era inizialmente fissata per il 31 luglio 2024.
La prima comunicazione era arrivata venerdì scorso, 26 luglio, al termine del Consiglio dei Ministri, dallo stesso Viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
La nuova definizione agevolata è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 per i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agenzia della Riscossione, dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Grazie alla sanatoria, i contribuenti possono liberarsi del carico fiscale arretrato, pagando la quota capitale senza interessi e sanzioni.
Il nuovo appuntamento fiscale riguarda i contribuenti che avevano avviato la regolarizzazione per le cartelle esattoriali, riguardanti tributi, contributi e multe.
Vediamo nel dettaglio.
Prorogata quinta rata rottamazione quater: nuovo termine fissato al 15 settembre 2024
Durante il Consiglio dei Ministri, è stato approvato il decreto legislativo con le “Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale” che, all’art.6, differisce al 15 settembre 2024 il termine di pagamento inizialmente fissato al 31 luglio.
Come previsto dal testo dell’articolo, la quinta rata della rottamazione può essere effettuata dai contribuenti che hanno in corso un piano di ammortamento dei loro debiti fiscali e contributivi, entro la nuova scadenza fissata a metà settembre, senza che vengano applicate maggiorazioni e senza che questo ritardo comporti la decadenza della procedura di regolarizzazione.
Anche in questo caso, come per i precedenti, c’è la possibilità di utilizzare i cinque giorni ulteriori dopo la scadenza, come previsto dalla Legge 197/2022.
Quindi, si potranno effettuare i versamenti fino al 20 settembre 2024.
L’ultima rata del 2024, invece, dovrà essere saldata entro il 30 novembre, come previsto nel piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.
I motivi della proroga
Spesso capita che le scadenze fiscali si affollino nelle stesse date, creando non pochi disagi.
Entro il 31 luglio, sono state fissate circa 100 scadenze fiscali da rispettare e pagamenti da effettuare e questo può influire molto sulle finanze degli italiani.
Luglio è stato un mese ricchissimo di scadenze, soprattutto nelle date del 16 e, appunto, del 31.
I rischi per chi non rispettava la scadenza erano molti, tra cui la decadenza, che influisce molto anche sulle stesse casse dello Stato.
Proprio per questo, il Governo ha deciso di porre una proroga e rimandare tutto a metà settembre.