La prossima scadenza della rottamazione quater, prevista per il 31 luglio 2024, potrebbe subire una proroga fino a settembre: scopriamone di più.


Questa anticipazione, emersa dalle agenzie di stampa e dai quotidiani specializzati, indica che il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate Riscossione stanno lavorando su diverse novità.

Si ricorda che con “rottamazione quater” si indica un termine che si riferisce a una specifica misura di sanatoria fiscale introdotta dal governo italiano per facilitare il pagamento dei debiti tributari e delle cartelle esattoriali.

Cos’è la rottamazione quater?

Si tratta di una delle diverse edizioni di programmi di sanatoria fiscale introdotti negli ultimi anni, tra cui le versioni precedenti conosciute come “rottamazione-ter”, “rottamazione-bis” e “rottamazione”.

Fanno tutte parte del programma di “rottamazione delle cartelle” che il governo italiano ha introdotto per consentire ai contribuenti di saldare i propri debiti con l’amministrazione fiscale e gli enti previdenziali a condizioni agevolate. Questo programma è stato creato per venire incontro a chi ha difficoltà a pagare in modo integrale le somme dovute.

Obiettivi e funzionamento

  • agevolazioni per il pagamento dei debiti: prevede che i debitori possano estinguere i loro debiti pagando solo una parte del totale dovuto, con la possibilità di beneficiare di sanzioni e interessi ridotti. Questo aiuta a rendere il pagamento più sostenibile;
  • esclusione di sanzioni e interessi: in generale, le cartelle fiscali rottamate beneficiano di una riduzione delle sanzioni e degli interessi, che sono le componenti aggiuntive del debito originale. Questo significa che il contribuente deve pagare solo il capitale e una parte ridotta delle spese aggiuntive
  • rateizzazione: la rottamazione offre infine la possibilità di suddividere il pagamento in rate, rendendo più gestibile l’onere economico per i contribuenti. I pagamenti possono essere effettuati mensilmente, trimestralmente o con altre modalità stabilite dal piano di rottamazione.

Chi può beneficiarne?

La misura è rivolta a persone fisiche e giuridiche che hanno debiti in sospeso con l’agenzia delle Entrate o con gli enti previdenziali. Risulta necessario che i debiti siano stati già notificati tramite cartella esattoriale e che non siano stati già sanati o oggetto di altre procedure di pagamento.

La misura prevede la possibilità per il contribuente di estinguere i debiti relativi ai carichi rientranti nell’ambito applicativo, versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica.

Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.

Proroga a settembre per la rottamazione quater 2024?

Secondo quanto emerso da queste anticipazioni i tecnici del ministero sarebbero impegnati su tre fronti principali.

In primo luogo, stanno valutando una mini proroga per la rata in scadenza alla fine di luglio.

Poi stanno esplorando la possibilità di recuperare le rottamazioni finora escluse.

E infine, si sta progettando una nuova iniziativa di rottamazione che includa i carichi affidati fino al 31 dicembre 2023.

Tuttavia, il vero punto critico per portare a compimento questi punti riguarda le coperture di bilancio, che potrebbero influenzare la decisione finale.

Alcuni esperti sostengono l’ipotesi di introdurre una Rottamazione Quater 5.0 come una misura necessaria, soprattutto considerando il trend decrescente degli incassi derivanti dalla Rottamazione Quater e i dati economici del 2024.

Una nuova versione della rottamazione potrebbe rappresentare una risposta adeguata alle esigenze finanziarie e fiscali del momento, facilitando la gestione dei debiti per molti contribuenti.

Attualmente, il termine per la quinta rata della Rottamazione Quater è fissato per il 31 luglio, con una breve estensione di “tolleranza” fino al 5 agosto.

Questo è il piano dei pagamenti previsto allo stato attuale:

  • in un’unica soluzione,
  • oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.