È stata concessa in extremis una proroga al 30 aprile per l’invio alla Corte dei Conti dei questionari sui preventivi 2015. I comuni dovrebbero aver chiare, quindi, nel giro di qualche giorno le assegnazioni che quest’anno includono anche i 3,8 miliardi circa di rimborsi per il mancato gettito Imu e Tasi derivante dalle agevolazioni introdotte dall’ultima legge di stabilità su prime case e terreni.
Le compensazioni sono state stabilite sulla base degli incassi effettivi 2015. Le risorse del Fondo rimanenti, derivanti dalle trattenute dei comuni sull’Imu (che quest’anno scende dal 38,23% al 22,4%) saranno distribuite per i comuni delle regioni ordinarie per il 70% in base alla spesa storica e per il restante 30% in base alla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard. Per quanto riguarda i comuni di Sicilia e Sardegna, invece, il riparto si baserà sui soli dati storici.
Con l’art. 1, comma 3, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi delle Regioni con le modalità. Secondo le procedure di cui all’articolo 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, si verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall’articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell’indebitamento e dell’assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti.
I revisori dei conti degli enti locali, a norma dell’articolo 16, comma 25, del decreto legge 13 agosto 2011, n.138, convertito in legge 14 settembre 2011, n.148, sono scelti mediante estrazione a sorte da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti nel Registro dei revisori legali, nonché gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. La formazione e l’aggiornamento dell’elenco è disciplinata dal Regolamento di cui al decreto del Ministro dell’interno 15 febbraio 2012 n. 23 (G.U. 20 marzo 2012, n. 67).