C’è più tempo per l’invio dei dati delle spese sanitarie 2023, arriva la proroga: ecco qual è la nuova scadenza per procedere.
La Comunicazione spese sanitarie è un adempimento introdotto dall’articolo 3, comma 3 del D.Lgs. n. 175/2014.
In base alla disciplina vigente i soggetti che erogano prestazioni sanitarie devono rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate alcune informazioni inerenti a tali spese. Queste informazioni sono poi utilizzate dall’Amministrazione Finanziaria al fine di rendere disponibili ai contribuenti i propri modelli 730 e Redditi PF precompilati.
Proroga per l’invio dei dati delle spese sanitarie 2023
Gli operatori tenuti alla trasmissione dei dati delle spese sanitarie possono inviare le informazioni relative al secondo semestre del 2022 entro il 22 febbraio 2023. Stesso termine per l’invio al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi all’anno 2022 da parte degli ottici.
Lo spostamento in avanti della scadenza per l’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (originariamente fissata al 31 gennaio 2023), stabilito dall’Agenzia delle Entrate d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, va incontro alle difficoltà rappresentate da alcune associazioni di categoria ed è finalizzato ad acquisire informazioni il più possibile complete per la predisposizione della dichiarazione precompilata 2023.
Più tempo anche per l’opposizione all’utilizzo dei dati
Con il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, per il rispetto del sistema di tutela della privacy, viene inoltre prorogato il termine entro il quale i contribuenti potranno comunicare il proprio rifiuto all’utilizzo delle spese mediche sostenute nel 2022 per l’elaborazione del 730 precompilato 2023. Per esercitare questa facoltà sarà possibile trasmettere il modello direttamente all’Agenzia delle Entrate fino al 22 febbraio 2023 oppure accedere, dal 3 marzo al 30 marzo 2023, direttamente all’area autenticata del sito web del Sistema Tessera Sanitaria (www.sistemats.it).
Il testo completo del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate
Potete consultare qui di seguito il testo completo del documento.
Fonte: articolo di Giusy Pappalardo