proroga-crediti-imposta-mezzogiorno-zesIl Dipartimento delle Finanze ha annunciato la proroga dell’obbligo di redigere il Prospetto Aliquote IMU solo a partire dall’anno d’imposta 2025.


Questa notizia è accompagnata dall’uscita delle linee guida aggiornate, fornendo chiarezza sulle modalità di elaborazione e invio dei dati da parte dei Comuni.

Per adempiere a questo obbligo, i Comuni potranno accedere all’applicazione informatica dedicata disponibile nel Portale del federalismo fiscale.

Scopriamo dunque tutte le informazioni utili e le nuove istruzioni operative legate a questo adempimento.

Che cosa rappresenta questo applicativo?

A seguito dell’entrata in vigore del decreto 7 luglio 2023, è resa disponibile, all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, l’applicazione informatica “Gestione IMU” attraverso la quale i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché elaborare e trasmettere il relativo Prospetto.

I comuni anche nel caso in cui non intendano diversificare le aliquote, devono, comunque, redigere la delibera di approvazione delle stesse accedendo all’applicazione informatica, che consente, previa selezione delle fattispecie di interesse, di elaborare il prospetto delle aliquote (di seguito anche «Prospetto»), che forma parte integrante della delibera stessa, la quale senza di esso non è idonea.

Proroga al 2025 per l’obbligo di Prospetto Aliquote IMU

Il comunicato del Dipartimento delle Finanze, datato 30 novembre, sottolinea che l’applicazione informatica “Gestione IMU” rimarrà a disposizione dei Comuni per la fase sperimentale, che includerà il 2024 come anno di compilazione. Tuttavia, l’obbligo di utilizzare questo software per l’approvazione del Prospetto entrerà in vigore solo dal 2025. Fino a tale data, l’adempimento non avrà alcuna valenza.

Per l’anno di imposta 2024, i Comuni dovranno continuare a trasmettere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU secondo le modalità finora utilizzate, inserendo il testo della delibera stessa nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale. Di conseguenza, per il 2024, non ci sarà la diversificazione delle aliquote, e si applicheranno quelle vigenti nell’anno di imposta 2023.

Le linee guida aggiornate

Il Dipartimento delle Finanze ha anche reso noto che le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU” sono disponibili sul sito istituzionale in una versione aggiornata. Queste linee guida forniranno ulteriori dettagli per aiutare i Comuni nell’adempimento degli obblighi previsti.

Potete consultare qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it