Arriva il primo via libera da parte della Conferenza Stato-Città sullo schema di decreto dedicato ai ristori, destinati agli enti locali, per arginare gli effetti della spending review prevista dalla Legge di Bilancio 2024.


Come ormai sappiamo (fatto che ha decisamente fatto discutere) la legge di bilancio 2024 (L. 213/2023) e il decreto-legge 215/2023, convertito con modificazioni dalla L. 18/2024, stabiliscono un contributo alla finanza pubblica a carico degli enti locali, pari a 250 milioni di euro annui dal 2024 al 2028, suddivisi tra Comuni, Province e Città metropolitane.

E nonostante un primo stop da parte dei Comuni, sempre in Conferenza Stato-Città, all’intesa su questa misura, la procedura di spending review sembra inesorabilmente destinata ad andare in porto.

Pertanto, per arginare gli effetti di questi tagli, uno schema di decreto prevede dei ristori per gli enti coinvolti: scopriamone di più.

Primo ok al riparto dei ristori per la spending review negli enti locali

A dare un primo via libera all’erogazione di questi ristori è stata, nella sua ultima seduta, proprio la Conferenza Stato-Città, che ha approvato questo schema di decreto destinato a redistribuire 113 milioni di euro di risparmi non utilizzati per l’emergenza Covid e i fabbisogni energetici, e che saranno distribuiti tra il 2024 e il 2028.

Dati utilizzati per il riparto e modalità di calcolo per il contributo

In primo luogo la ripartizione delle risorse sarà basata su queste varianti:

  1. Spesa corrente: estratta dal rendiconto di gestione 2022 o dall’ultimo rendiconto approvato.
  2. Missione 12: spesa relativa ai diritti sociali, politiche sociali e famiglia.
  3. Risorse PNRR: assegnazioni fino al 31 dicembre 2023.
  4. Altri contributi: risorse assegnate ai sensi dell’articolo 1, commi 29 e 29-bis, della L. 160/2019.

Qui di seguito invece una sintesi di come verrà calcolato il contributo in base all’ente di appartenenza. Questa metodologia mira a garantire una distribuzione equa e proporzionata dei contributi alla finanza pubblica, considerando vari fattori economici e finanziari degli enti locali.

Comuni

Il contributo di 200 milioni di euro è suddiviso tra spesa corrente e risorse PNRR:

  • Spesa corrente: base di riparto calcolata sugli impegni di spesa corrente, al netto delle spese per la Missione 12 e Missione 20.
  • Risorse PNRR e altre risorse: contributo calcolato proporzionalmente alle assegnazioni PNRR e altri contributi per piccole opere.

Per l’anno 2024, se il contributo calcolato sulle risorse PNRR supera di 0,9 volte quello sulla spesa corrente, l’importo è adeguato.

Province e Città Metropolitane

Il contributo di 50 milioni di euro è suddiviso come segue:

  • Spesa corrente: calcolata sugli impegni di spesa corrente, al netto delle spese per la Missione 12.
  • Risorse PNRR: contributo calcolato sulle assegnazioni PNRR.

Progressione del contributo

Infine qui di seguito è disponibile uno schema per la progressione del contributo dal 2024 al 2028, anche qui in base all’ente di appartenenza.

  • Comuni (2024-2028):
    • 2024: 130M€ su spesa corrente, 70M€ su risorse PNRR
    • 2025: 125M€ su spesa corrente, 75M€ su risorse PNRR
    • 2026: 115M€ su spesa corrente, 85M€ su risorse PNRR
    • 2027: 105M€ su spesa corrente, 95M€ su risorse PNRR
    • 2028: 100M€ su spesa corrente, 100M€ su risorse PNRR
  • Province e Città Metropolitane (2024-2028):
    • 2024: 32.5M€ su spesa corrente, 17.5M€ su risorse PNRR
    • 2025: 29M€ su spesa corrente, 21M€ su risorse PNRR
    • 2026: 28M€ su spesa corrente, 22M€ su risorse PNRR
    • 2027: 26.5M€ su spesa corrente, 23.5M€ su risorse PNRR
    • 2028: 25M€ su spesa corrente, 25M€ su risorse PNRR

Documenti utili


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it