L’art. 2 del DL n. 12 del 1985, convertito con modificazioni dalla legge n. 118 del 1985, nel delimitare il proprio ambito di applicazione alle abitazioni non di lusso, rinvia ai parametri fissati dal DM 2 agosto 1969, senza alcun riferimento alle categorie catastali. Ne discende che il carattere non di lusso del fabbricato, per l’applicazione dell’aliquota agevolata di registro sulla “prima casa”, deve essere riscontrato sulla sola base dei criteri indicati dal citato decreto ministeriale, mentre resta priva di autonoma e decisiva rilevanza la classificazione catastale, dovendosi considerare, in primis, se la superficie complessiva superi il massimo previsto per la fruibilità dell’agevolazione.
L’agevolazione era applicabile esclusivamente alle abitazioni non di lusso, cioè in possesso di determinate caratteristiche, tra le quali una superficie “limitata”.
Sentenza n. 8146 del 22 aprile 2016 (udienza 22 marzo 2016)
Cassazione civile, sezione V – Pres. Chindemi Domenico – Est. Zoso Liana Maria Teresa
Imposta di registro – Agevolazioni c.d. prima casa – Applicazione dei criteri indicati dal DM 2 agosto 1969 – Non rileva la classificazione catastale