premi-dirigenti-tempi-pagamento-paArriva la riforma dei tempi di pagamento della Pa, che prevede nuove direttive e obiettivi per i dirigenti e la possibilità per questi ultimi di ricevere anche dei premi di risultato.


In risposta alla necessità di ridurre i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione (PA) e in linea con le disposizioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha emesso la circolare n. 1/2024, fornendo indicazioni operative cruciali per attuare l’articolo 4-bis del Dl 13/2023 che prevede misure in tema di crisi d’impresa.

Gli obiettivi generali della riforma

La riforma, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Riforma 1.11), prevede che entro il primo trimestre 2025 siano raggiunti obiettivi quantitativi in termini di tempo medio di pagamento e di tempo medio di ritardo. I target, differenziati per settore, dovranno essere conseguiti entro il primo trimestre 2026.

La circolare sottolinea l’importanza dell’accurata alimentazione dei dati nel Piano dei Conti delle Camere (Pcc), con particolare attenzione agli importi di fatture sospesi o non liquidabili. Questi ultimi non influenzano il calcolo dei tempi di pagamento e dello stock di debito. È altresì cruciale garantire la corretta implementazione delle date di scadenza delle fatture, rispettando i termini previsti dalla legge.

Premi ai dirigenti che riducono i tempi di pagamento della Pa

Il sopra citato articolo impone alle Pubbliche amministrazioni (ad eccezione degli enti del servizio sanitario nazionale) di assegnare obiettivi annuali specifici ai dirigenti responsabili dei pagamenti delle fatture commerciali e ai dirigenti apicali delle rispettive strutture.

La disposizione richiede alle Pa di definire obiettivi annuali specifici per i dirigenti responsabili dei pagamenti delle fatture commerciali e per i dirigenti apicali delle rispettive strutture.

Questi obiettivi devono essere attentamente integrati nei contratti individuali dei dirigenti e devono focalizzarsi sull’adempimento dei tempi di pagamento. In altre parole, i dirigenti sono chiamati a raggiungere specifici traguardi temporali che mirano a ridurre i tempi di pagamento delle fatture commerciali, contribuendo così all’efficienza e alla celerità delle transazioni finanziarie.

L’aspetto finanziario della questione è altrettanto rilevante, poiché la quota di retribuzione di risultato legata al raggiungimento di questi obiettivi non può essere inferiore al 30%. Ciò implica che una parte significativa della retribuzione di questi dirigenti sarà direttamente correlata alla loro capacità di garantire una gestione tempestiva e efficiente dei pagamenti delle fatture commerciali.

Questo meccanismo di incentivi è progettato per creare una stretta connessione tra la performance individuale dei dirigenti e gli obiettivi strategici della PA in termini di tempi di pagamento.

Attribuzione e verifica degli obiettivi raggiunti

Le amministrazioni pubbliche dovranno attribuire obiettivi annuali alle figure apicali (Direttori Generali o Capi Dipartimento) in relazione alla dimensione e al modello organizzativo adottato. Il mancato raggiungimento di tali obiettivi comporterà la non erogazione di almeno il 30% della retribuzione di risultato correlata.

L’organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile sarà responsabile della verifica dell’attuazione delle misure e del riconoscimento degli emolumenti previsti per il personale dirigenziale. Le risultanze di queste verifiche saranno documentate nelle riunioni collegiali.

Questa nuova direttiva, in conclusione, mira a garantire maggiore efficienza nei tempi di pagamento della PA, promuovendo al contempo la responsabilizzazione dei dirigenti attraverso l’implementazione di obiettivi di risultato chiari e misurabili.

Il testo della direttiva

Qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it