Dopo due settimane di consultazione, la dichiarazione on line può essere inoltrata. Aperto il canale per l’invio del 730, mentre per Redditi l’appuntamento è fissato all’11 maggio.
Tutti coloro che non apporteranno alcuna modifica alla precompilata “digitale” predisposta dal Fisco, non saranno suscettibili di controlli e l’Agenzia non potrà chiedere l’esibizione della documentazione giustificativa delle spese detratte. Il termine ultimo per l’invio del modello 730 è il 24 luglio, mentre per Redditi il 2 ottobre.
Da oggi è possibile, non solo consultare i propri dati, in rete da due settimane, ma anche modificare quelli che risultano incompleti o mancanti. Se, invece, le informazioni inserite nella precompilata già predisposta sono esatte, è possibile chiudere l’appuntamento annuale con il fisco, accettando la dichiarazione così com’è e inviandola all’Agenzia delle Entrate, esonerandosi anche dal conservare tutta una serie di prove cartacee relative agli oneri detraibili.
L’andamento dell’utenza on line
Dal giorno dell’inaugurazione della precompilata per la sola consultazione, i numeri dell’utenza on line sono aumentati sempre più, difatti, dal 18 aprile alle 7 di questa mattina sono stati registrati più di 1 milione e 400mila accessi da parte di 962.508 cittadini, di cui circa il 52% ha utilizzato le credenziali di Fisconline, mentre il 39% quelle del canale Inps. Sono circa 20 milioni i 730 pronti in rete, che potranno essere inviati con o senza modifiche, mentre i modelli Redditi sono 10 milioni e potranno essere inviati a partire dall’11 maggio. I dati caricati dall’Agenzia delle Entrate hanno riguardato oltre 59 milioni e 700mila cittadini, ma se si tiene conto anche dei familiari a carico, si può dire che è stata considerata l’intera popolazione residente.
I risultati della precompilata
Lo scopo dell’Agenzia delle Entrate, in questi tre anni di sperimentazione, è stato quello di raccogliere più dati possibili, in modo da rendere più completi i modelli di dichiarazione. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’aiuto tecnico del partner Sogei: società che supporta tutte le attività informatiche dell’Amministrazione finanziaria e anche grazie alla fitta collaborazione di quei soggetti tenuti a trasmettere le informazioni da caricare nelle dichiarazioni precompilate. Un totale di 800 milioni di dati raccolti solo quest’anno, così suddivisi:
- 690 milioni di documenti fiscali relativi a spese sanitarie (compresi gli scontrini dei farmaci da banco)
- 94 milioni circa, inerenti i premi assicurativi
- 700 milioni e seicentomila, relativi a bonifici per ristrutturazioni, arredo e risparmio energetico
- 8 milioni di interessi passivi sui mutui
- 5 milioni e seicentomila, riguardanti le ristrutturazioni condominiali
- 4 milioni e mezzo, relativi a contributi previdenziali.
I vantaggi
L’Agenzia rinuncia a controllare la documentazione riguardante le detrazioni, se il contribuente accetta in autonomia e senza modifiche la dichiarazione on line. Un beneficio che si estende anche alle dichiarazioni 730 inviate, con o senza modifiche, tramite Caf e professionisti. In caso di controllo documentale, saranno questi ultimi a dover esibire la documentazione in sostituzione dei loro assistiti.
Infine, quest’anno spicca una novità, quella di consultare e correggere la dichiarazione precompilata 2016, purché sia stata inviata tramite il canale web. In particolare, per le modifiche della dichiarazione 730 precompilata 2016 i contribuenti dovranno utilizzare Unico 2016 integrativo, disponibile on line selezionando la funzione “cambia anno di dichiarazione”” all’interno dell’applicazione, che consente di selezionare la dichiarazione su cui si intende intervenire.
Breve guida per l’accesso online
Il primo step è quello di collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e cliccare nel box “la tua dichiarazione precompilata”: si apriranno i canali web attraverso i quali è possibile operare. Per accedere a Fisconline c’è bisogno della password e del pin, che possono essere richiesti direttamente online sul sito, all’indirizzo servizi telematici, e immediatamente saranno disponibili le prime 4 cifre del pin, mentre le ultime 6 vengono spedite per posta insieme alla password, entro 15 giorni. In alternativa possono essere richiesti scaricando sul proprio smartphone l’app “AgenziaEntrate” oppure recandosi direttamente in ufficio. In quest’ultimo caso, il contribuente riceve subito le prime 4 cifre del codice pin, la password di primo accesso e le istruzioni per ottenere la seconda parte del pin collegandosi al sito delle Entrate.
Una volta ottenuti pin e password, il contribuente potrà completare il suo accesso inserendo il suo codice fiscale. Se, invece, è in possesso delle credenziali Inps, dopo l’autenticazione, potrà accedere al servizio tramite il portale dell’Istituto Si può accedere anche con le credenziali Spid: il sistema che consente di utilizzare, con un’identità digitale unica, i servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati accreditati. In alternativa si può utilizzare la Carta nazionale dei servizi (Cns), cioè una smart card o una chiavetta Usb che contiene un “certificato digitale” di autenticazione personale, utile per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Infine per i dipendenti pubblici e gli appartenenti alla Guardia di finanza è disponibile il portale NoiPa.