decreto-pnrr-comuni-citta-metropolitaneSono tante le criticità evidenziate all’interno dell’ultima relazione della Corte dei Conti dedicata all’attuazione del PNRR: la poca liquidità rischia di bloccare i progetti in corso e quelli futuri.


La relazione semestrale della Corte dei Conti offre un quadro dettagliato sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel periodo dal secondo semestre del 2023 al primo semestre del 2024.

I giudici contabili mettono in evidenza, in modo particolare, che ci sono delle criticità legate alla limitata liquidità dei progetti PNRR, che potrebbero rallentare o bloccare le attività dei soggetti incaricati della loro attuazione.

Attuazione del PNRR e giudizio della Corte dei Conti: poca liquidità e progetti bloccati

La Corte dei Conti riporta che l‘84% degli obiettivi è stato raggiunto fino a metà del periodo considerato, con solo pochi obiettivi in ritardo. L’attuazione del PNRR procede secondo il cronoprogramma delle scadenze, tuttavia alcune difficoltà sono state segnalate riguardo agli obiettivi europei più complessi.

A fine 2023 sono stati erogati pagamenti per un totale di circa 13,4 miliardi di euro relativi a 172 misure incluse nel Piano. Ciò significa che le risorse finanziarie sono state distribuite per finanziare le attività previste da queste misure.

Tuttavia, ciò che risulta interessante è che più del 40% di queste iniziative ha visto una spesa che superava i trasferimenti finanziari ricevuti. Questo suggerisce che alcuni soggetti incaricati dell’attuazione delle misure hanno dovuto attingere alle proprie risorse finanziarie per coprire i costi aggiuntivi oltre a quanto finanziato dai pagamenti ricevuti. Questo può indicare una varietà di scenari, come ad esempio costi imprevisti o una pianificazione finanziaria iniziale sottostimata.

Ad esempio un caso emblematico è stato rappresentato da quanto accaduto al Comune di Marzabotto, in provincia di Bologna, dove i fondi del PNRR destinati al Viminale per un importante progetto nel territorio non sono giunti in tempo utile. Di conseguenza, il sindaco si è trovato costretto a anticipare i soldi necessari per avviare i lavori, mettendo così a repentaglio la stabilità finanziaria dell’intera comunità locale.

E nonostante Marzabotto abbia rispettato scrupolosamente tutte le scadenze previste, il Ministero non ha provveduto al trasferimento dei fondi richiesti già dall’autunno precedente. Questo ritardo ha costretto il Comune a fare fronte alle spese necessarie con risorse proprie, portando a una drastica riduzione delle disponibilità finanziarie e aumentando il rischio di attivazione di una procedura di pre-dissesto.

Ne abbiamo parlato in modo approfondito qui.

Le normative sull’anticipazione di liquidità potrebbero aiutare?

Le recenti normative sull’anticipazione di liquidità potrebbero comunque rappresentare una risposta alle sfide finanziarie riscontrate nell’attuazione dei progetti del PNRR. Queste normative sono state introdotte con l’obiettivo di fornire ai soggetti incaricati maggiore flessibilità e sostegno finanziario per superare gli ostacoli finanziari che potrebbero emergere durante l’attuazione delle misure.

Le normative potrebbero includere regolamenti che consentono ai soggetti incaricati di richiedere anticipi di fondi o liquidità dalle autorità responsabili per il finanziamento dei progetti. Questi anticipi potrebbero essere erogati prima della spesa effettiva delle risorse, consentendo agli attuatori di gestire meglio il flusso di cassa e affrontare eventuali esigenze finanziarie immediate.

Inoltre, queste normative potrebbero stabilire procedure semplificate o accelerare i processi di erogazione dei fondi, riducendo così i ritardi nell’ottenere i finanziamenti necessari per portare avanti le attività del PNRR.

I contenuti della relazione

La relazione è divisa in due sezioni.

La prima sezione analizza l’avanzamento procedurale nel raggiungimento degli obiettivi semestrali, i flussi finanziari legati alla spesa e i risultati ottenuti fino a quel momento.

La seconda sezione si concentra su due temi specifici:

  • il progresso nell’implementazione delle misure per ridurre i divari di genere e generazionali
  • e un’analisi del nuovo capitolo REPowEU in relazione agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e in confronto con piani di altri paesi europei.

Qui di seguito i documenti al completo:

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it