Un approfondimento curato dal Dott. Luca Leccisotti analizza il rebus degli anticipi in materia di PNRR, in modo particolare in applicazione al FOI (Fondo Opere Indifferibili).
La recente evoluzione normativa in materia di anticipazioni finanziarie relative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) introduce elementi di particolare rilevanza che meritano un’analisi approfondita sotto il profilo tecnico e giuridico. In particolare, il Decreto-Legge n. 19 del 2024, all’articolo 11, ha previsto un aumento significativo della percentuale di anticipazione erogabile in favore dei soggetti attuatori, innalzandola dal 10% al 30% del contributo assegnato. Questa misura risponde all’esigenza di accelerare l’attuazione degli interventi previsti dal PNRR e di garantire il conseguimento degli obiettivi nei termini temporali stabiliti dall’Unione Europea.
Criticità nell’applicazione dell’aumento
Tale aumento, tuttavia, non è esente da problematiche applicative. La circolare RGS n. 21 del 2024 chiarisce che l’erogazione del 20% aggiuntivo rispetto alla quota originaria del 10% non avviene in modo automatico, bensì richiede una specifica istanza da parte dei soggetti attuatori. Questi ultimi devono dimostrare, mediante apposita attestazione, la necessità effettiva di liquidità per garantire il raggiungimento degli obiettivi progettuali. L’amministrazione titolare della misura è chiamata a valutare tali richieste, basandosi sullo stato di avanzamento finanziario dei progetti, rilevato tramite il sistema informativo Regis.
Il processo di valutazione introdotto dalla normativa si configura come un complesso iter amministrativo, che implica la verifica puntuale e l’eventuale aggiornamento dei dati finanziari dei progetti da parte dei soggetti attuatori. In presenza di incongruenze o di informazioni non aggiornate, l’erogazione delle risorse è subordinata alla correzione dei dati stessi, il che può determinare ritardi significativi nell’attuazione degli interventi. Questa procedura, sebbene finalizzata a garantire un controllo rigoroso sull’utilizzo delle risorse pubbliche, solleva interrogativi sulla sua efficacia in termini di tempestività e di snellimento burocratico, elementi essenziali per il successo del PNRR.
PNRR e rebus sugli anticipi: il FOI non viene considerato
Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dall’esclusione del Fondo opere indifferibili (FOI) dal calcolo delle anticipazioni finanziarie. Nonostante il FOI sia stato istituito per adeguare i quadri economici dei progetti ai rincari determinati da eventi straordinari, quali la crisi energetica e l’inflazione conseguente al conflitto in Ucraina, la sua esclusione dall’importo di base per il calcolo delle anticipazioni appare come un’anomalia. Infatti, il FOI è integrato nel circuito finanziario del PNRR e, in quanto tale, dovrebbe seguire le stesse regole di rendicontazione applicabili alle altre risorse del piano.
L’impatto di tale esclusione è rilevante, soprattutto per le stazioni appaltanti, che si trovano nella posizione di dover anticipare integralmente la quota parte del FOI, con il rischio di compromettere la propria capacità finanziaria e di rallentare ulteriormente i tempi di attuazione dei progetti. Questo meccanismo penalizzante evidenzia una discrepanza tra le finalità dichiarate del PNRR, volte a favorire una rapida ripresa economica, e le effettive modalità operative che, in alcuni casi, sembrano ostacolare il conseguimento degli obiettivi.
Serve un intervento correttivo
L’analisi giuridica di queste disposizioni normative solleva la necessità di un intervento correttivo che possa ridurre la complessità amministrativa e garantire un’erogazione più tempestiva e coerente delle risorse. In particolare, si rende opportuno un ripensamento del ruolo del FOI nel contesto delle anticipazioni finanziarie, riconoscendo la sua piena integrazione nel sistema di finanziamento del PNRR e, conseguentemente, includendolo nel calcolo delle somme da anticipare ai soggetti attuatori.
In conclusione, la recente normativa rappresenta un passo avanti nella gestione dei fondi PNRR, ma evidenzia anche alcune criticità che necessitano di essere affrontate con urgenza. Solo attraverso un’azione coordinata e un ulteriore affinamento delle disposizioni esistenti sarà possibile assicurare l’effettiva realizzazione degli obiettivi del PNRR, garantendo al contempo la sostenibilità finanziaria dei soggetti coinvolti e la trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. L’equilibrio tra controllo amministrativo e rapidità di esecuzione si conferma dunque una delle principali sfide giuridiche e operative per l’attuazione del PNRR nel contesto attuale.