Il Ministero dell’Interno ha introdotto un modello per la certificazione della perdita di gettito Imu sugli immobili degli inquilini morosi, coinvolgendo i comuni nell’iter di valutazione.
La disposizione, derivante dal decreto-legge 25 maggio 2021, n.73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n.106, prevede l’esenzione dell’Imu per il 2021 per gli immobili locati a uso abitativo con sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020 o sospeso fino a giugno 2021, estendendo l’esenzione anche a chi ha ottenuto lo sfratto successivamente al 28 febbraio 2020, con esecuzione sospesa fino a settembre o dicembre 2021.
Il comma 2 del medesimo articolo prevede il rimborso della prima rata Imu 2021 per tali soggetti, con modalità stabilite dal Ministro dell’Economia e delle Finanze. Per sostenere i comuni nelle minori entrate, il comma 3 istituisce un fondo di 115 milioni di euro per il 2021.
Perdita di gettito IMU, il modello di certificazione per i morosi
I dettagli delle modalità di rimborso sono indicati in un decreto del 30 settembre 2021. Gli interessati devono presentare un’istanza di rimborso al comune competente, dichiarando i requisiti e l’importo del rimborso. Il termine per la dichiarazione è il 30 giugno.
Un provvisorio ristoro è stato effettuato a ottobre 2021, assegnando un acconto di 34,5 milioni di euro a comuni capoluogo e altri con specifici requisiti. Il restante importo di 80,5 milioni sarà distribuito successivamente in base ai dati certificati dai comuni.
Ora, il Viminale ha predisposto un modello unico per la certificazione della perdita di gettito Imu per il 2021, coinvolgendo tutti i comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana, delle regioni Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Il modello è necessario anche per chi ha già ricevuto l’acconto, calcolando automaticamente il conguaglio.
Per accedere al fondo, i comuni devono compilare il modello online, garantendo la firma digitale del responsabile del servizio finanziario.
Il modello deve essere trasmesso dai comuni, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati) disponibile alla citata pagina web del medesimo sito internet a partire dal 1° dicembre 2023 ed entro le ore 12 del 29 marzo 2024.
La compilazione va effettuata sul sito internet del Dipartimento per gli affari interni e territoriali alla pagina web: https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify, accessibile con le modalità e le credenziali già in uso a ciascun ente.
Si fa presente infine che la mancata presentazione del certificato comporta l’esclusione dal ristoro e la restituzione dell’eventuale acconto ricevuto.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it