patto_stabilita1Pubblicato, dalla Ragioneria generale dello Stato, l’elenco con il riparto delle risorse distribuite agli Enti Locali relativo al Patto Orizzontale Nazionale.


 

Per quest’anno lo scambio orizzontale fra enti in surplus ed enti in difficoltà ha mosso 82 milioni di euro, 68 dei quali nei Comuni e il resto fra Città metropolitane e Province. Paradossalmente gli enti di area vasta, nonostante le difficoltà finanziarie, hanno messo sul piatto 4 milioni in più delle richieste, che sono quindi stati girati ai Comuni.

 

Si precisa che gli spazi finanziari acquisiti mediante il patto “orizzontale nazionale”, sono attribuiti agli enti locali con un esplicito e specifico vincolo di destinazione, ovvero per sostenere impegni di spesa in conto capitale. Ne consegue che gli spazi finanziari non utilizzati per le finalità ad essi sottese non possono essere utilizzati per altre finalità (a titolo esemplificativo, per effettuare impegni di spesa di parte corrente). Pertanto, gli enti che acquisiscono spazi finanziari nell’ambito del patto “orizzontale nazionale” devono tendere ad un obiettivo di saldo di finanza pubblica che tenga conto dell’eventuale mancato utilizzo degli spazi finanziari per le finalità per cui sono stati attribuiti.

 

A tal fine, il rappresentante legale, il responsabile del servizio finanziario e l’organo di revisione economico finanziario attestano che i maggiori spazi finanziari acquisiti sono stati utilizzati esclusivamente per effettuare impegni di spesa in conto capitale. In assenza di tale attestazione, nell’anno di riferimento, non sono riconosciuti i maggiori spazi finanziari acquisiti, mentre restano validi i peggioramenti dei saldi obiettivi del biennio successivo.

 

Gli spazi finanziari acquisiti e non utilizzati per impegni di spesa in conto capitale, non potendo essere utilizzati per altre finalità, sono recuperati, in sede di certificazione, attraverso una modifica peggiorativa dell’obiettivo di saldo finale di competenza per un importo pari ai predetti spazi finanziari non utilizzati per le finalità indicate dalla norma, mentre restano validi i peggioramenti dei saldi obiettivi del biennio successivo.

 

In allegato l’elenco completo.