Nella seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, è stato approvato lo schema, per il pareggio di bilancio, di decreto del Ministero dell’economia e delle finanze concernente la certificazione del saldo 2017.
Il decreto contiene le indicazioni che i Comuni, le Città metropolitane, e le Province devono rispettare per l’invio, entro il termine perentorio del 31 marzo 2018, della certificazione del rispetto del saldo finale di competenza per l’anno 2017, attraverso il prospetto “Certif. 2017”. Per gli enti colpiti dal sisma di cui all’allegato 2-bis del decreto legge n. 189 del 2016 il termine è posticipato al 12 aprile 2018.
Ai fini del pareggio di bilancio il decreto ribadisce importanti concetti.
Come per l’anno scorso, tale certificazione deve avvenire esclusivamente utilizzando il sistema web http://pareggiobilancio.mef.gov.it sul sito della Ragioneria Generale dello Stato. La trasmissione telematica della certificazione, “Certif. 2017”, firmata digitalmente dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dai componenti dell’organo di revisione economico-finanziaria validamente costituito, ha valore giuridico. In caso di mancato invio, l’ente sarà ritenuto inadempiente all’obbligo del pareggio di bilancio.
Il decreto contiene, inoltre, le indicazioni (modalità, tempistica e sanzioni) relative al ritardato invio della certificazione da parte degli enti, nonché le modalità da seguire per l’invio di una nuova certificazione nel caso in cui i dati del rendiconto presentino risultati difformi da quelli della certificazione, o nel caso in cui la Corte dei Conti accerti il mancato conseguimento del saldo di finanza pubblica negli anni successivi a quello cui la certificazione si riferisce.
Il prospetto “Certif. 2017”, disponibile attraverso la piattaforma informatica di RGS, risulta precompilato sulla base delle informazioni comunicate dagli enti in occasione del monitoraggio al 31 dicembre 2017 (secondo semestre 2017). Tali dati potranno essere modificati nel caso in cui emergano dati diversi da quelli già presenti nel prospetto.
Gli enti che non hanno ancora inviato il monitoraggio relativo al secondo semestre 2017 non potranno procedere alla certificazione se non dopo aver adempiuto a tale monitoraggio, obbligo normativamente previsto.
Gli spazi finanziari acquisiti o ceduti mediante le procedure dei patti di solidarietà (patto nazionale o intese regionali) trovano anch’essi evidenza nel prospetto “Certif. 2017”. A tal fine, si ricorda che nel caso di spese finanziate dall’avanzo di amministrazione, rilevano sia gli impegni che il fondo pluriennale vincolato. Mentre per quelle finanziate mediante ricorso al debito rilevano solo gli impegni e non il fondo pluriennale vincolato. La quota non utilizzata viene recuperata mediante una verifica peggiorativa del saldo finale di competenza. Inoltre, se l’ente certifica l’utilizzo di una quota inferiore al 90% degli spazi ottenuti non potrà partecipare ai patti nazionali. Ed alle intese regionali nel 2019.
Infine, la novità rispetto allo scorso anno è la previsione di una apposita sezione del prospetto (Certif. 2017/A) in cui gli enti, ai soli fini della premialità, devono certificare il saldo finale tra entrate finali e spese finali in termini di cassa.