pagamento-debiti-commerciali-paPer il pagamento dei debiti commerciali della PA nei primi tre mesi del 2018 emergono segnali di netto miglioramento: ecco i dati diffusi dal MEF.


Il Ministero dell’Economia e delle Finanze spiega che nel 1° trimestre dell’anno sono state emesse 145.190 fatture pari a un importo totale di 3,291 mld, ma l’importo pagato è stato in media di circa 2,276 mld rispetto al totale dovuto di oltre 2,852 mld al netto della quota Iva e degli importi sospesi e non liquidabili.

 

Pertanto nel 1° trimestre del 2018 è stato pagato in media l’80% degli importi totali delle fatture elettroniche ricevute da regioni, province e città metropolitane che, da gennaio 2018, hanno avviato il sistema Siope+ per l’acquisizione automatica dei dati dei pagamenti.

 

I dati del primo trimestre 2018

I dati esposti sono riferiti agli importi complessivi delle fatture elettroniche ricevute, nel primo trimestre 2018, dalle pubbliche amministrazioni che hanno avviato Siope+ a partire da gennaio 2018 (le Regioni, le Province e le Città metropolitane).

 

A fronte di tali importi sono stati rilevati i pagamenti registrati nel sistema informativo e i relativi tempi medi di pagamento e di ritardo. Per ciascuna amministrazione pubblica, sulla base dei dati comunicati, sono stati elaborati alcuni indici riguardanti:

 

  • il rapporto percentuale tra l’importo pagato e l’importo complessivo dovuto (l’importo complessivo delle fatture, al netto della quota IVA, versata direttamente dalle PA all’erario, e degli importi sospesi e non liquidabili);
  • la media dei tempi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrente tra la data di emissione della fattura e la data di pagamento, ponderata con l’importo della fattura (si ricorda che per le fatture elettroniche la data di emissione coincide con la data di invio);
  • la media dei ritardi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrenti tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento, ponderata con l’importo della fattura (questo valore può essere negativo, se la fattura viene pagata in anticipo; si precisa che la data di scadenza del debito, se non espressamente indicata nella fattura, è calcolata in base alle norme vigenti a decorrere dalla data di emissione). Si evidenzia che il valore del tempo medio di ritardo, pari per il complesso degli enti esaminati a -2 giorni, è determinato dall’esistenza di fatture la cui scadenza per il pagamento è superiore a 30 giorni (infatti il valore del tempo medio di pagamento è pari nel complesso a 35 giorni). Ciò in considerazione che ai sensi dell’articolo 4, paragrafi 3 e 6, della Direttiva UE, il termine massimo di 60 giorni per il pagamento vale non solo per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ma anche per tutti i contratti delle altre pubbliche amministrazioni stipulati espressamente con tale scadenza, per la loro particolare natura.

 

Tempi di pagamento rispettosi

 

I dati relativi alle fatture ricevute nel primo trimestre 2018 dagli enti che hanno avviato Siope+ da gennaio mostrano un tempo di pagamento rispettoso, in media per il complesso di tali enti, dei termini previsti dalla normativa in vigore. In precedenza, invece, era stato dimostrato che i tempi si fossero allungati negli anni passati.

 

Oltre il 50% degli enti appartenenti ai tre comparti considerati riporta percentuali di pagamenti comunicati che si posizionano su valori superiori al 90% degli importi dovuti e tempi medi di ritardo che si attestano su valori negativi (con pagamenti effettuati in anticipo rispetto alla scadenza delle fatture).

 

A livello di singolo comparto:

 

  • Le Regioni hanno fatto registrare nel complesso un tempo medio di pagamento di circa 35 giorni ed un tempo di ritardo di -2 giorni, con alcuni casi dove i pagamenti sono stati effettuati con largo anticipo rispetto alla scadenza delle fatture (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Liguria).
  • Per le Province i tempi medi di pagamento e di ritardo si attestano rispettivamente a 36 giorni e 1 giorno; la metà di esse mostra tempi medi di ritardo negativi.
  • Mentre le Città metropolitane mostrano tempi di pagamento pari a 35 giorni, a cui corrispondono tempi medi di ritardo pari a zero giorni. Anche per questo settore, si riscontrano enti che riportano ritardi di pagamento con valori negativi (si tratta di sette Città metropolitane su quattordici).

 

Alcune criticità

 

Come si evince dai dati prospettati, nei tre settori considerati alcuni enti riportano basse percentuali di pagamenti comunicati al sistema Siope+. Infatti, nella fase di avvio del sistema questi enti non sono riusciti a collegare il proprio sistema informativo contabile al registro delle fatture e non hanno trasmesso alla PCC le informazioni riguardanti il pagamento delle fatture. Le difficoltà riscontrate nell’attività di implementazione dei sistemi informatici necessari al superamento di tale criticità hanno determinato ritardi nella piena operatività di SIOPE+.

 

I dati sui tempi di pagamento saranno oggetto di successivi aggiornamenti che terranno conto dei pagamenti (di fatture emesse nel periodo esaminato) effettuati successivamente alla presente data di osservazione del fenomeno. Nel mese di settembre saranno diffusi i dati delle Amministrazioni statali che utilizzano il sistema Sicoge.

 

Entro il 10 ottobre p.v. saranno pubblicati i dati delle Regioni, delle Province e delle Città Metropolitane relativi alle fatture emesse nel secondo trimestre del 2018 e saranno aggiornati quelli relativi al primo trimestre; entro la medesima data saranno inoltre pubblicati i dati dei Comuni con più di 60.000 abitanti (che hanno avviato il Siope+ a partire da aprile 2018) riferiti alle fatture emesse nel secondo trimestre. Gli aggiornamenti saranno effettuati con cadenza trimestrale con riferimento a una platea via via più ampia di enti.

 

 

I dati del primo trimestre 2018 (XLSX, 47 Kb)