pagamenti-in-ritardo-sindaco-giuntaLa Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per le Marche, con la sentenza 21/2024 ha condannato sindaco e giunta per danno erariale causato da pagamenti in ritardo.


La sentenza della Corte dei Conti sottolinea l’importanza della gestione oculata delle risorse pubbliche e sottolinea la responsabilità degli amministratori nell’evitare danni erariali causati da ritardi nei pagamenti e dall’assunzione di obblighi finanziari senza adeguata copertura.

Nello specifico i giudici contabili hanno concluso un caso di responsabilità amministrativa promosso dalla Procura regionale.

Il caso

La causa riguardava il mancato riconoscimento di adeguate anticipazioni di cassa per pagamenti in ritardo, coinvolgendo il dirigente del settore lavori pubblici, il sindaco e gli assessori del Comune.

Il Comune, nel 2017, ha dovuto riconoscere un debito fuori bilancio di 42.500 euro a causa di interessi di mora su pagamenti ritardati a una ditta.

Questi pagamenti tardivi erano relativi ai lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza stradale, avviati nel 2011 in seguito a un evento meteorologico eccezionale e alluvione. Nonostante la notifica di un decreto ingiuntivo da parte della ditta e una proposta di transazione accettata successivamente, il Comune ha tardato nei pagamenti, preferendo attendere i trasferimenti dei fondi regionali anziché utilizzare fondi propri.

Pagamenti in ritardo, sindaco e giunta sono colpevoli

Gli amministratori del Comune sono stati ritenuti responsabili per aver autorizzato pagamenti senza una copertura finanziaria adeguata, mettendo così a rischio la stabilità economica dell’ente pubblico. La giunta ha proceduto ad approvare perizie e obblighi contrattuali senza una certezza finanziaria, basandosi esclusivamente su promesse di finanziamenti futuri dalla Regione Marche. Nonostante i solleciti del dirigente del Servizio Ragioneria, che ha segnalato la mancanza di risorse finanziarie adeguate, la giunta ha continuato ad agire senza adeguata cautela, ignorando le avvertenze e procedendo con decisioni che hanno comportato un grave rischio per le finanze comunali.

D’altra parte, il dirigente lavori pubblici, pur essendo entrato in carica dopo che la giunta aveva già preso le decisioni critiche, ha dimostrato prontamente una condotta responsabile. Egli ha segnalato la situazione anomala e ha sollecitato le risorse necessarie per garantire il regolare svolgimento delle attività lavorative. La sua tempestiva azione ha contribuito a evidenziare la criticità della situazione e a mettere in atto misure correttive per evitare ulteriori danni finanziari al Comune. La sua condotta è stata giudicata priva di negligenze gravi, distinguendosi così nettamente dalla gestione imprudente e negligente degli amministratori comunali.

Il testo della sentenza

Qui il documento completo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it