L’Anci ha dato un’intesa condizionata ai criteri di accesso al fondo che assicura agli enti locali la liquidità necessaria a sbloccare i pagamenti della Pa alle imprese, come previsto dalla legge 142 del 28 ottobre 2014. Il perché dell’intesa condizionata è stato spiegato in un documento presentato nel corso della Stato-città nel quale Anci spiega che “l’intesa si intende condizionata all’accoglimento nel testo dell’atto aggiuntivo all’addendum del termine indicato dal Mef in fase istruttoria per la presentazione della domanda di anticipazione di liquidità da parte degli Enti locali, ovvero a 45 giorni dalla data di approvazione del suddetto atto aggiuntivo da parte della Conferenza Stato-città ed autonomie locali”.
Durante la riunione l’associazione ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del ministero dell’Interno sulla ripartizione tra i Comuni di 75 milioni di euro, risorse messe a disposizione a titolo di rimborso per compensare il minor gettito Imu. “Tuttavia teniamo a precisare che le risorse messe in campo per ristorare i Comuni del minor gettito dell’Imu sono pesantemente insufficienti”, spiega il sindaco di Lecce Paolo Perrone al temine della riunione.
Secondo Perrone, “occorre rivedere i conti a consuntivo. Dai i nostri calcoli e per le esigenze per cui è nato, questo fondo non è assolutamente capiente”, conclude.
FONTE: Anci