Le Olimpiadi di Parigi 2024 si sono concluse da poco e una parte dell’opinione pubblica si chiede: qual è la tassazione dei premi erogati agli atleti? Questi compensi subiscono le stesse regole fiscali applicate ai privati cittadini oppure no? Ecco la risposta.


La partecipazione alle Olimpiadi rappresenta il culmine della carriera per molti atleti, che competono per conquistare l’ambita medaglia d’oro, d’argento o di bronzo. Oltre al prestigio, queste vittorie portano anche un riconoscimento economico, ma la tassazione di questi premi varia significativamente da paese a paese.

Infatti il nostro “stivale” assegna premi in denaro ai vincitori delle medaglie, oltre alle somme erogate dal CONI, mentre in altri paesi come Gran Bretagna, Norvegia, Svezia e Nuova Zelanda le federazioni non riconoscono un valore economico alle medaglie.

Scopriamo qual è in questo caso l’applicazione delle regole in Italia.

Olimpiadi 2024: qual è la tassazione di premi e compensi?

In Italia, la gestione fiscale dei premi olimpici segue una normativa ben precisa, che interessa tutti gli atleti premiati. Il Belpaese infatti, rispetto ad altre nazioni, adotta un approccio rigoroso nella tassazione dei premi olimpici, assicurando che questi siano integrati nel reddito complessivo degli atleti e tassati di conseguenza.

Questo sistema, pur garantendo una parte significativa del premio netto agli atleti, evidenzia la volontà dello Stato di trattare tali compensi come redditi ordinari, con tutte le implicazioni fiscali del caso.

I premi olimpici: importi e assegnazione

Come anticipato prima per le Olimpiadi di Parigi 2024, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) ha previsto dei premi in denaro per gli atleti che si distinguono con una medaglia. Questi premi sono definiti come una gratificazione extra rispetto ai compensi ordinari degli atleti. I valori dei premi sono così suddivisi:

  • 180.000 euro lordi per la medaglia d’oro,
  • 90.000 euro lordi per la medaglia d’argento,
  • 45.000 euro lordi per la medaglia di bronzo.

Un aspetto distintivo del sistema italiano è che, anche nelle competizioni a squadre, ogni membro della squadra riceve lo stesso importo previsto per le competizioni individuali. Questa politica garantisce equità tra gli atleti, indipendentemente dal tipo di disciplina in cui competono.

La tassazione in Italia

In Italia, i premi olimpici sono considerati redditi a tutti gli effetti e sono quindi soggetti alla tassazione secondo le normali aliquote IRPEF, basate sul reddito complessivo del singolo atleta. Tuttavia, una specifica normativa, introdotta dalla Riforma dello Sport con il Decreto Legislativo 36/2021, ha stabilito che i premi ricevuti per i risultati sportivi, compresi quelli olimpici, sono soggetti a una ritenuta alla fonte del 20%. Questo significa che il 20% del premio viene trattenuto direttamente all’origine e versato al fisco.

L’articolo 36 del Decreto Legislativo n. 36/2021, infatti, classifica le somme erogate a titolo di premio, da parte di enti sportivi come il CONI o le Federazioni sportive nazionali, come redditi tassabili secondo il trattamento ordinario stabilito dall’articolo 30 del DPR n. 600/1973. Tale disposizione si applica sia agli atleti che ai tecnici coinvolti nelle attività sportive, includendo non solo i premi per le medaglie ma anche le somme percepite per la partecipazione a raduni e altre manifestazioni sportive.