L’evoluzione normativa dei pagamenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) evidenzia una nuova fase caratterizzata da un ritorno a controlli più stringenti e vincoli procedurali specifici: l’approfondimento a cura del Dottor Luca Leccisotti.


Questo articolo analizza l’impianto normativo aggiornato, focalizzandosi sulle modifiche introdotte dal recente emendamento governativo al D.L. fiscale, con particolare attenzione al rapporto tra semplificazione amministrativa e garanzie di trasparenza e legalità.

Introduzione

L’accelerazione della spesa pubblica è una delle priorità del PNRR, ma il raggiungimento di questo obiettivo si scontra con la necessità di garantire il corretto utilizzo delle risorse e la conformità alle regole europee. La recente norma contenuta nel decreto fiscale propone un nuovo equilibrio tra velocità di esecuzione e controllo. In particolare, la disciplina introduce condizioni più strutturate per l’erogazione degli anticipi, riportando il focus sull’aggiornamento dei dati e sulla rendicontazione.

Contesto Normativo e Modifiche Recenti

A ottobre, il legislatore aveva provato a semplificare i pagamenti, innalzando il tetto delle anticipazioni dal 30% al 90% del valore dell’opera, eliminando l’obbligo di controlli preventivi centrali a favore di autodichiarazioni da parte dei soggetti attuatori. Tuttavia, questa semplificazione, pur favorendo una maggiore liquidità immediata, ha suscitato perplessità per i rischi legati alla trasparenza e al monitoraggio effettivo.

Con l’emendamento attualmente in discussione al Senato, il quadro muta:

  • Introduzione di obblighi di aggiornamento del sistema ReGiS: i soggetti attuatori devono garantire un aggiornamento periodico dei dati relativi all’avanzamento finanziario, fisico e procedurale degli interventi.
  • Precondizioni per l’accesso ai fondi: l’erogazione della liquidità è vincolata non solo al rispetto delle norme esistenti, ma anche alla verifica puntuale della conformità alle procedure documentali.
  • Formalizzazione dei controlli successivi: per il saldo finale, gli attuatori sono soggetti a verifiche a campione sui documenti presentati, stabilendo così un regime di responsabilità più strutturato.

Implicazioni Operative per gli Enti Attuatori

L’introduzione di nuovi obblighi impatta in modo significativo sulla gestione operativa degli enti locali e degli altri soggetti attuatori, con effetti diretti sulle seguenti aree:

  1. Monitoraggio e rendicontazione:
    L’aggiornamento del sistema ReGiS rappresenta una sfida organizzativa, considerando che molti enti locali lamentano difficoltà tecniche nell’utilizzo della piattaforma. Il Governo promette modalità semplificate, ma resta da valutare la loro reale efficacia.
  2. Vincoli procedurali:
    La norma ribadisce l’importanza della documentazione giustificativa e della verifica di ammissibilità delle spese, sottolineando il ruolo dei controlli di legalità come strumenti essenziali per prevenire irregolarità.
  3. Controlli a campione:
    La scelta di spostare parte dell’attività di controllo alla fase successiva al pagamento rischia di scaricare sugli enti attuatori una responsabilità maggiore, amplificando le criticità operative in caso di anomalie rilevate a posteriori.

Analisi Giuridica e Conformità con il Codice dei Contratti Pubblici

Le modifiche apportate si inseriscono in un quadro giuridico complesso, che include il Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) e i vincoli derivanti dalla normativa europea in materia di gestione dei fondi pubblici.

  1. Principio di trasparenza e buon andamento:
    L’art. 97 della Costituzione impone che ogni intervento normativo sia finalizzato a garantire il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione. La nuova disciplina, pur orientata alla semplificazione, non può derogare a questi principi fondamentali.
  2. Compatibilità con il Regolamento (UE) 2021/241:
    Il Regolamento che istituisce il meccanismo di ripresa e resilienza sottolinea l’importanza di un monitoraggio puntuale e di controlli adeguati per evitare frodi e irregolarità. Le nuove disposizioni italiane, pur semplificando alcune procedure, rafforzano gli strumenti di controllo ex post, rispettando così le direttive comunitarie.

Le conclusioni sulla nuova disciplina dei pagamenti PNRR

La riformulazione delle regole sui pagamenti del PNRR evidenzia uno sforzo del legislatore per bilanciare celerità e garanzia di regolarità amministrativa. Tuttavia, il successo di queste misure dipenderà dalla capacità degli enti attuatori di adeguarsi alle nuove precondizioni, nonché dalla reale efficacia delle semplificazioni promesse dal Governo.

Sarà essenziale monitorare l’attuazione pratica delle nuove disposizioni, garantendo che gli strumenti di controllo non diventino un ostacolo ma un’opportunità per migliorare la governance complessiva dei fondi PNRR.


Fonte: articolo di Luca Leccisotti (Dirigente amministrativo SSN ed esperto in Appalti)