Il governo ha approvato la nota di aggiornamento al DEF 2019: il nuovo progetto di manovra economica per il 2020 varrà circa 29 miliardi di euro e servirà a evitare aumento dell’IVA e a portare avanti la riduzione del “cuneo fiscale”.
La nota di aggiornamento al DEF 2019 è approvata: tutte le novità.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2019.
Ecco quali sono le principali novità del testo.
La Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) viene presentata alle Camere ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore disponibilità di dati ed informazioni sull’andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica.
La Nota di aggiornamento al DEF 2019 è approvata
Con questo documento il Governo ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento degli obiettivi programmatici, tenendo conto anche delle eventuali osservazioni formulate delle istituzioni UE competenti nelle materia relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.
Tra le misure più importanti sono previste lo stop all’aumento dell’Iva e l’avvio del taglio delle tasse sul lavoro, grazie a 14 miliardi di flessibilità e 7 miliardi di proventi dalla lotta alla evasione.
Le risorse per il finanziamento degli interventi previsti dalla manovra di bilancio per il 2020 sono pari a quasi 0,8 per cento del PIL e saranno assicurate dai seguenti ambiti di intervento:
- Misure di efficientamento della spesa pubblica e di revisione o soppressione di disposizioni normative vigenti in relazione alla loro efficacia o priorità. Per un risparmio di oltre 0,1 punti percentuali di PIL.
- E nuove misure di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali. Nonché interventi per il recupero del gettito tributario anche attraverso una maggiore diffusione dell’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili. Per un incremento totale del gettito pari a 0,4 per cento del PIL.
- Riduzione delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali. Che nel complesso aumenterebbero il gettito di circa lo 0,1 per cento del PIL.
- Infine altre misure fiscali, fra cui la proroga dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni. Per oltre 0,1 punti percentuali.
Il testo della NADEF 2019
Per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, per il 2020 la NaDef fissa un obiettivo di indebitamento netto (deficit) pari al 2,2% del prodotto interno lordo (PIL). Rispetto alla legislazione vigente, che determinerebbe un rapporto deficit/PIL pari all’1,4%, si configura quindi lo spazio di bilancio per una manovra espansiva pari a 0,8 punti percentuali di PIL (circa 14,5 miliardi di euro).
Rispetto al 2019, nel quadro programmatico di finanza pubblica, l’indebitamento netto risulta invariato, mentre il rapporto tra debito e PIL diminuisce di 0,5 punti percentuali. L’indebitamento netto strutturale registra una riduzione di 0,1 punti percentuali.
Nella tabella di seguito il Consiglio dei Ministri ha indicato i principali indicatori di finanza pubblica (clicca sull’immagine per ingrandire).