Sette giorni, questo il tempo a disposizione per “chiudere la partita San Carlo’. A indicare i tempi per tentare di giungere a una soluzione condivisa e’ il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, anche alla luce della lettera che ieri ha ricevuto dal ministro dei Beni culturali Bray.
Una lettera – ha evidenziato de Magistris – ‘inviata di fronte a un atto di dimissioni e indirizzata al presidente della Fondazione, unico rimasto al proprio posto’.
Il primo cittadino e presidente della Fondazione San Carlo sara’ nel pomeriggio a Roma al Mibact per illustrare la situazione e provare una mediazione che eviti il commissariamento del Massimo partenopeo dopo le dimissioni di quattro componenti su sei del Cda.
‘Ci sono manine – ha detto de Magistris – che lavorano per commissariare il teatro e ci sono cuori che lottano per tutelare la cultura, il teatro, i lavoratori e contro il taglio dei salari’. Il sindaco ha sottolineato che ‘la partita in gioco non e’ uno scontro tra istituzioni. Io – ha detto – lavoro perche’ si ricomponga un clima di collaborazione istituzionale nell’interesse del teatro e della citta’.
In questa direzione la convocazione del cda del San Carlo per il 22 gennaio che sara’ preceduta dalla nomina del componente di espressione del Comune in seguito alla remissione del mandato di Andrea Patroni Griffi.
‘Invitero’ – ha aggiunto de Magistris – gli altri enti a ritirare le dimissioni o a nominare i sostituti perche’, ed e’ bene sottolinearlo, Regione e Governo non si possono sfilare dal Cda del San Carlo o, se lo fanno – ha concluso – evidentemente, vogliono che si vada verso il commissariamento’.
FONTE: Anci