Arriva l’approvazione definitiva anche al Senato per la Manovra economica 2023: adesso è legge dello Stato. Scopriamo quali sono le novità.


La manovra economica, che ogni anno rappresenta il momento più importante per il Paese dal punto di vista normativo, ha per quest’anno un valore complessivo pari a 35 miliardi di euro.

Arriva quindi negli ultimi giorni validi il via libera dell’Aula del Senato, dopo quello del 24 dicembre della Camera, alla fiducia sulla legge di bilancio. Con la fiducia ottenuta al Senato la manovra economica diventa legge.

La Legge di Bilancio 2023 è stata anche pubblicata in Gazzetta Ufficiale e rubricata come legge n. 197 del 2022 recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025“.

La Manovra 2023 è approvata al Senato: è legge

Scongiurato così anche quest’anno l’esercizio provvisorio, con la legge di bilancio che è stata definitivamente approvata entro il 31 dicembre.

I sì sono stati 109, 76 i contrari e un astenuto.

Nei giorni scorsi erano arrivate critiche dalle opposizioni per i tempi troppo stretti.

Tuttavia Giorgia Meloni ha parlato così in conferenza stampa, per prendere le distanze da questo tipo di critiche:

“Manovra approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni: al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c’è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti”.

Qui di seguito potete visualizzare l’intera conferenza Stampa della Premier.

Scopriamo adesso quali sono le novità definitive più importanti nel testo della Manovra 2023 dopo l’approvazione definitiva al Senato.

Cuneo fiscale

Aumenta la platea dei lavoratori dipendenti che avranno diritto al taglio del cuneo fiscale del 3%: il reddito lordo annuo passa da 20 mila a 25 mila euro. Due punti del reddito andranno ai lavoratori, mentre un punto finirà alle imprese.

Per quanto riguarda i redditi fino a 35 mila euro viene invece confermato il taglio del cuneo al 2% introdotto dal governo Draghi.

Bollette energia

Per il primo trimestre del 2023 prosegue l’azzeramento degli oneri sistema e viene rafforzato il bonus sociale. Per le imprese i crediti di imposta salgono al 45% per energivore e gasivore e al 35% per gli esercizi commerciali.

Reddito di Cittadinanza

Si va verso l’abolizione dal 2024. Verrà erogato solo per sette mesi, il prossimo anno, ai circa 440 mila nuclei familiari che non hanno al loro interno un disabile, un minorenne, o un anziano. E tutti gli altri lo percepiranno solo fino al 31 dicembre 2023, poi sarà abolito. L’emendamento Lupi comunque  abroga il termine “congrua” dall’offerta di lavoro che non si puà rifiutare.

Superbonus

Resta il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green con un tetto di 8mila euro. Il Superbonus scende al 90%: per i condomini resta al 110% solo per chi ha presentato la Cila entro il 31 dicembre e con delibera assembleare entro il 18 novembre.

Misure per la casa: bonus mobili e barriere archettoniche, incentivi alle abitazioni green

Il bonus mobili è prorogato per gli anni 2023 e 2024 con una riduzione del taglio previsto. Per il bonus mobili, infatti, era prevista una soglia di spesa per l’anno 2023 di euro 5.000 (era 10.000 euro nel 2022). Con la modifica la soglia è innalzata, per il solo 2023, a 8.000 euro.

Prorogata di tre anni la detrazione del 75% per gli interventi con cui si eliminano le barriere architettoniche. Il bonus barriere architettoniche al 75% si applicherà quindi per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025.

Previsto inoltre un nuovo bonus case green. L’agevolazione è pari alla detrazione del 50% dell’IVA per l’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B, comprate direttamente dalle imprese costruttrici, entro il 31 dicembre 2023.

Flat tax

Per autonomi e partite Iva La tassa piatta al 15% è sui redditi fino a 85.000 euro. Prevista per gli autonomi anche una flat tax incrementale.

Opzione donna e Quota 103

L’anticipo per Opzione Donna sale a 60 anni (riducibili di un anno per figlio fino ad un massimo di due) e per tre sole categorie di donne svantaggiate.

Nel 2023 si può andare in pensione con 62 anni d’età e 41 anni di contributi. La rivalutazione automatica degli assegni è al 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo e dall’80 all’85% dell’indicizzazione per quelli tra 4 e 5 volte, con una riduzione per gli scaglioni più alti. Solo per il 2023 le pensioni minime salgono a 600 euro per gli over75.

Nessun aumento per le multe

Infine niente aumenti per le multe.

il Codice della strada prevede che gli importi delle sanzioni amministrative siano adeguati ogni due anni in base alla variazione percentuale dell’Indice Foi (Famiglie di operai e impiegati) calcolato mensilmente dall’Istat.

Invece, per la prima volta il governo ha deciso di non apportare alcun adeguamento “in considerazione dell’eccezionale situazione economica”.

Per il biennio 2023-2024, dunque, gli importi delle sanzioni resteranno quelli attualmente in vigore.

Il testo completo della Manovra 2023 in Gazzetta Ufficiale

Potete consultare qui di seguito il testo completo della nuova Legge di Bilancio.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it