Arriva il via libera alla Manovra 2023 dalla Commissione Bilancio della Camera: adesso il testo arriverà in Aula all’esame della Camera domani, con il voto di fiducia atteso venerdì.
L’esame si è concluso dopo sette giorni di discussione e votazioni e diversi rinvii dell’Aula: adesso la Commissione Bilancio della Camera ha dato l’ok e quindi il testo della manovra può finalmente seguire il proprio iter.
I relatori Silvana Comaroli (Lega), Roberto Pella (FI) e Paolo Trancassini (FdI) dovranno adesso riferire all’Aula già convocata per giovedì mattina alle 8.
In seguito sembrerebbe scontato il voto di fiducia previsto per venerdì mattina, e in seguito il testo passerà poi in seconda lettura al Senato che dovrebbe concludere l’esame nella settimana tra Natale e Capodanno.
Scopriamo dunque quali sono le novità dopo questo passaggio in commissione di Bilancio e cosa cambia per il testo della legge di bilancio 2023.
Manovra 2023: cosa cambia dopo l’ok dalla Commissione Bilancio della Camera?
Qui di seguito, sinteticamente, le principali modifiche approvate in commissione: dalla revisione del reddito di cittadinanza e del bonus cultura per i 18enni, alla mini-proroga del superbonus, agli interventi contro il caro-energia, alle multe per chi rifiuta i pagamenti con i Pos.
Multe per chi non accetta pagamenti con i POS
Tornano quindi le multe ai commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat. È stato infatti approvato in commissione Bilancio alla Camera l’emendamento alla manovra che sopprime la modifica introdotta nella stessa legge di bilancio con cui si introduceva un tetto di 60 euro.
Tuttavia, qualora non arrivi ad un “livello dei costi equo e trasparente” scatta per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche un “contributo straordinario” destinato a misure per contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti.
Aumento soglia contante
Resta in vigore, invece, il comma dell’articolo relativo all’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro.
Reddito di cittadinanza
I ragazzi tra 18 e 29 anni che non hanno completato la scuola dell’obbligo, per ricevere il reddito di cittadinanza dovranno iscriversi a percorsi formativi o omunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolstico.
Inoltre non dovrà più essere “congrua” la prima offerta che – rifiutata – fa perdere il diritto al reddito di cittadinanza. Si considera congrua l’offerta che considera le esperienze e competenze maturate e anche la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento .
Acquisto di nuove case in classe energetica A e B
Previsto uno sconto fiscale pari al 50% dell’Iva per l’acquisto di nuove case in classe energetica A e B.
La norma introduce in particolare “una detrazione dall`imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50 per cento dell`importo corrisposto per il pagamento dell`iva in relazione all`acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica a o b ai sensi della normativa vigente, cedute dalle imprese costruttrici delle stesse“.
Nuovi bonus per i giovani
Due nuovi bonus, che valgono 500 euro ciascuno e sono cumulabili:
- Carta della cultura Giovani, per residenti nel territorio nazionale con Isee fino a 35mila euro, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento di 18 anni
- Carta del merito, per chi si è diplomato con 100 centesimi.
Smart working lavoratori fragili
I lavoratori fragili potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche esercitando – se necessario – un’altra mansione: l’emendamento non cita invece i genitori di figli under 14.
Superbonus
Per i condomini arriva la proroga fino al 31 dicembre 2022 dei termini per presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) per poter beneficiare del superbonus al 110%. Le delibere assembleari che hanno approvato l’esecuzione dei lavori devono risultare approvate entro il 18 novembre.
Tassa extraprofitti
Un altro emendamento del governo alla manovra approvato in commissione bilancio del Senato stabilisce che la tassa sugli extraprofitti si applicherà solo alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.
“Il contributo è dovuto se almeno il 75 per cento dei ricavi del periodo d`imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 deriva dalle attività indicate“.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it