Lettere su anomalie redditi 2013: chiarimenti fino al 31 dicembre. Lo slittamento è circoscritto alle persone fisiche destinatarie delle circa 300mila comunicazioni inviate dall’Agenzia tra maggio, giugno e settembre, via Pec o posta ordinaria.
I contribuenti che in questi mesi hanno ricevuto comunicazioni con cui il Fisco segnala loro anomalie nei redditi 2013 dichiarati e alle quali non hanno dato risposta entro il 2 ottobre, hanno ancora tempo fino al 31 dicembre 2017 per correggere errori o fornire chiarimenti, pagando una sanzione ridotta ed evitando un accertamento vero e proprio. A darne notizia, un comunicato stampa dell’Agenzia delle entrate.
Lo slittamento è circoscritto alle persone fisiche destinatarie delle circa 300mila lettere inviate tra maggio, giugno e settembre, via Pec o per posta ordinaria, relative a incongruenze riguardanti varie tipologie di redditi percepiti nel 2013.
Come regolarizzare o spiegare
Nell’ipotesi in cui il contribuente, riesaminata la documentazione, concluda che in effetti i dati del Fisco sono corretti e che ha omesso o dichiarato soltanto in parte alcuni redditi 2013, può regolarizzare la sua posizione (a questo punto entro fine anno) con una dichiarazione integrativa e il versamento della maggiore imposta, degli interessi e di una sanzione molto ridotta rispetto a quella prevista in caso di accertamento. Per l’invio dell’integrativa e la stampa del modello F24 compilato, è possibile utilizzare il servizio telematico dell’Agenzia delle entrate Fisconline.
Particolarmente facilitati i molti contribuenti destinatari di comunicazioni riguardanti alcune determinate tipologie di reddito, che troveranno nel loro Cassetto fiscale la dichiarazione integrativa 2014 già compilata. Per tutti, comunque, a disposizione nel Cassetto, un prospetto dettagliato delle discordanze emerse e, quindi, completo delle informazioni necessarie per mettere a punto una corretta dichiarazione integrativa.
Se, invece, si ritiene che non vi siano errori da correggere, è possibile inviare chiarimenti o documenti che spiegano l’incongruenza direttamente agli uffici o tramite il canale Civis. Riesaminata la posizione fiscale alla luce dei nuovi elementi, l’ufficio potrà, in caso di risoluzione dell’equivoco, chiudere la “questione” senza ricorrere all’accertamento.
Assistenza per tutti i gusti
Diversificati i canali di assistenza. Chi ha ricevuto la comunicazione, per avere informazioni, può rivolgersi a uno dei Centri di assistenza multicanale (Cam) dell’Agenzia, componendo i numeri 848.800.444, da telefono fisso, e 06.96668907, da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal gestore), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, selezionando l’opzione “servizi con operatore – comunicazione direzione centrale accertamento”.
Il contribuente che preferisce il contatto diretto a quello telefonico può recarsi presso la Dp di competenza o uno degli uffici territoriali della direzione provinciale.
Tutte le informazioni sull’argomento sono, comunque, disponibili anche nella sezione del sito dell’Agenzia delle entrate raggiungibile seguendo il percorso Cosa devi fare > Compliance, controlli, contenzioso e strumenti deflativi > Attività per la promozione della compliance.