Per le politiche economiche e di bilancio degli Stati membri dell’Unione Europea l’autunno è una stagione scandita dagli appuntamenti inerenti la programmazione della finanza pubblica (Legge di Stabilità e Legge di Bilancio) così da conseguire la piena integrazione tra il ciclo di programmazione nazionale e il “Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche” istituito con la delibera ECOFIN del 7 settembre 2010.
Il Semestre europeo si configura come un ciclo di procedure definite temporalmente in modo tale da assicurare una discussione e un coordinamento tra la Commissione Ue e gli Stati membri sui rispettivi programmi di bilancio secondo un calendario prefissato. Dal 2013 con il cosiddetto Two Pack (Regolamenti UE n.472 e 473) il semestre incide maggiormente sul ciclo di programmazione economico finanziaria nazionale. Sono stati infatti introdotti un calendario comune e un nuovo processo di valutazione dei progetti di bilancio dei singoli Stati.
Entro il 20 settembre, il Governo invia alle Camere la Nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) con cui aggiorna le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica e gli obiettivi programmatici. Il ciclo della programmazione inizia con la presentazione, entro il 10 aprile di ogni anno, del Documento di economia e finanza – DEF, che contiene in separate sezioni l’aggiornamento del Programma di stabilità – PS e delProgramma nazionale di riforma – PNR. Il Documento è inviato dal Governo alle Camere e successivamente – dopo l’esame parlamentare del DEF con le risoluzioni di approvazione – il PS e il PNR sono inviati entro il 30 aprile alle Istituzioni europee.
I Paesi dell’Area Euro inviano alla Commissione Europea, entro il 15 ottobre di ciascun anno, un Documento Programmatico di Bilancio (DPB) che contiene i propri progetti di bilancio (per l’Italia quindi le implicazioni economico-finanziarie della Legge di Stabilità e della Legge di Bilancio) e l’aggiornamento delle stime indicate nel precedente Programma di Stabilità (PdS). Il documento tiene conto delle revisioni dei dati di consuntivo apportate dall’ISTAT, spiega la motivazione di eventuali differenze rispetto alle stime del PdS presentato nel mese di aprile, illustra i provvedimenti della manovra di finanza pubblica proposta dal Governo per il conseguimento degli obiettivi programmatici e l’impatto sui conti pubblici e sulla crescita economica.
Entro il 30 novembre, la Commissione Europea adotta e presenta all’Eurogruppo un parere sui DPB in cui è valutata la conformità dei programmi di bilancio alle raccomandazioni formulate nell’ambito del Semestre Europeo, nonché la congruità della manovra rispetto agli obiettivi programmatici indicati dallo Stato membro, anche alla luce delle proprie stime macroeconomiche.
Entro il 31 dicembre il Parlamento deve approvare la Legge di Stabilità e la Legge di Bilancio per il 2016.