legge-di-bilancio-2022-testo-approvato-senatoLegge di Bilancio 2022: ecco il testo approvato dall’Aula del Senato, dopo il via libera agli emendamenti da parte della Commissione di Bilancio.


La Commissione bilancio del Senato ha terminato l’esame della manovra, approvando gli emendamenti alla manovra, ed ha dato mandato ai relatori che la hanno appena approvata anche in aula.

L’Aula del Senato conferma la fiducia al Governo sul maxiemendamento alla manovra con 215 voti a favore, 16 contrari e nessun astenuto.

L’iter dopo il passaggio in Senato

La Legge di Bilancio successivamente approderà nell’Aula della Camera martedì 28 dicembre, con l’avvio della discussione generale alle 14. Le votazioni non avranno inizio prima delle 18. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. I lavori proseguiranno nelle giornate del 29, 30 e c’è anche l’ipotesi del 31 dicembre. Sempre in capigruppo, viene riferito, è stata avanzata l’ipotesi che il governo possa mettere la fiducia sulla legge di Bilancio, per il via libera definitivo. Ecco cos’è successo e alcuni degli emendamenti che hanno ricevuto il via libera.

I lavori sospesi per risolvere i nodi del Superbonus

La maratona notturna, dopo il via libera ad alcuni emendamenti, è stata quindi sospesa per un po’ per valutare il testo sul Superbonus. Decalage e teleriscaldamento erano i due nodi principali che tenevano in standby l’emendamento riformulato. Alla fine è stato approvato lo stesso testo riformulato che era stato presentato in nottata: prevede, tra l’altro, la cancellazione del tetto Isee per le villette.

Marco Pellegrini, vicepresidente del gruppo M5S al Senato, ha spiegato che:

“abbiamo garantito l’estensione al 2022 del Superbonus sulle case unifamiliari cancellando i precedenti riferimenti a tetti Isee, a limitazioni all’abitazione principale e a termini di comunicazione Cila, prevedendo solo uno stato di avanzamento lavori del 30% al 30 giugno 2022; abbiamo ricompreso nella proroga dei lavori trainanti anche i lavori trainati; abbiamo ottenuto la proroga a tutto il 2025 del Superbonus nella aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009; abbiamo prorogato il Superbonus per gli impianti fotovoltaici e introdotto un’agevolazione importante per le opere di abbattimento delle barriere architettoniche. In più abbiamo ricompreso le spese delle nuove asseverazioni nel perimetro dei vari bonus edilizi e previsto che il decreto antifrode, pur virtuoso negli obiettivi, non trovi applicazione per gli interventi in edilizia libera sotto i 10 mila euro”.

Bonus del 75% per abbattere le barriere architettoniche

E tra le novità del pacchetto, anche un bonus del 75% per abbattere le barriere architettoniche. Si prevede una detrazione da scontare in 5 anni per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022, con tetto a 50mila euro per le villette, 40mila ad appartamento per i piccoli condomini e 30mila per le abitazioni nei palazzi oltre le 8 unità. Il bonus serve per installare ad esempio ascensori o montacarichi, e sarà esteso anche a “interventi di automazione degli impianti degli edifici”, comprese le spese di smaltimento dei vecchi impianti

Dalla proroga delle cartelle, al Superbonus in aree colpite da sisma

Diversi gli emendamenti approvati. Via libera alla proroga fino al 2025 del Superbonus 110% per gli interventi edilizi nelle aree colpite dal terremoto negli ultimi anni, da L’Aquila al Centro Italia, con la detrazione del 110% che viene estesa alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.

Arriva poi un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per il 2022 a favore dei proprietari di immobili residenziali non utilizzabili perché occupati abusivamente.

È prolungato a 180 giorni il termine per il pagamento delle cartelle notificate nel primo trimestre del 2022. La sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Caterina Bini, su Twitter, ha fatto sapere che è stato approvato anche l’emendamento sul Bonus mobili che innalza il tetto di spesa da 5.000 a 10.000 euro.

Risorse per Reddito di libertà, cura dei soggetti con autismo, contrasto ai disturbi della nutrizione

Incrementato, ha spiegato Bini, anche il fondo “per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico”. Istituito un altro fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, che avrà una “dotazione di 25 milioni per il biennio 2022/23”.

Arriva anche un ulteriore aumento del Fondo per la non autosufficienza: un emendamento riformulato stanzia 15 milioni in più per il 2022.

Altri 27 milioni in più il prossimo anno andranno a finanziare “iniziative e progetti di carattere socio-assistenziale e abilitativo per le persone con disturbo dello spettro autistico”.

Arrivano, poi, due milioni in più per istituire o potenziare i centri di riabilitazione per uomini “maltrattanti”, cioè gli autori di violenze domestiche. Un milione andrà a rafforzare i centri, un altro milione servirà per attivare uno specifico monitoraggio delle iniziative messe in campo per il contrasto delle violenze domestiche.

Le Regioni entro il 30 marzo di ogni anno dovranno presentare una relazione al ministero per le Pari opportunità, che a sua volta entro il 30 giugno presenterà una relazione al Parlamento.

Lo stesso emendamento, che assorbe diverse proposte parlamentari, stanzia anche due milioni in più per il trattamento psicologico e il reinserimento dei condannati per “reati sessuali, maltrattamenti contro familiari e conviventi” o “atti persecutori”.

Nel pacchetto di emendamenti contro la violenza sulle donne, altri 5 milioni arrivano con un ulteriore proposta di modifica per i centri antiviolenza e le case rifugio, 5 vanno al fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per favorire l’indipendenza economica delle vittime (il cosiddetto il Reddito di libertà).

Stop “tassa sui tavolini” per i primi tre mesi del 2022

Via libera, ha fatto sapere Bini, anche allo “sgravio contributivo al 100% a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per giovani under 25”. Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, ha fatto sapere che è stato approvato anche “un emendamento che rinvia di due anni l’entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore”.

Stop anche al pagamento della cosiddetta “tassa sui tavolini” per i primi tre mesi del 2022, con l’azzeramento nel primo trimestre del Cup (canone unico patrimoniale, vale a dire l’ex Tosap/Cosap) che vale anche per i commercianti ambulanti. Una norma prevede anche che edili e ceramisti, a 63 anni di età, potranno andare in pensione anticipata aderendo all’Ape social: la soglia scende da 36 a 32 anni di contributi.

Via libera, come ha comunicato il senatore di FdI Andrea de Bertoldi, alla “sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti tributari a carico del professionista in caso di malattia o infortunio”.

La ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, invece, ha annunciato che “diventa realtà concreta il Lep Assistenti sociali, che consentirà a ogni Comune italiano di fare assunzioni per raggiungere la soglia di un professionista ogni 6.500 abitanti entro il 2026”.

Dal taglio di Irpef e Irap alla rateizzazione delle bollette

Ok della commissione Bilancio del Senato a tutti gli emendamenti del governo. Da quello “omnibus”, che introduce in manovra il taglio di Irpef e Irap, la rateizzazione delle bollette, riscrive il patent box e rifinanzia il bonus tv, a quelli su delocalizzazioni e stabilizzazione delle toghe onorarie.

L’Irpef sarà a 4 aliquote (23%, 25%, 35%, 43%), e vengono riscritte anche le detrazioni, con una clausola salva-bonus Irpef per i redditi bassi. C’è la cancellazione dell’Irap per 835mila autonomi (che vale circa 1,2 miliardi a regime). Nel pacchetto Irpef c’è anche lo sconto dello 0,8% dei contributi per i redditi fino a 35mila euro.

Per le famiglie ci sarà un ulteriore sollievo, temporaneo, sulle bollette, che potranno essere spalmate in 10 rate grazie a 1 miliardo che l’Arera potrà riversare alle imprese come anticipi.

Legge di Bilancio 2022: il testo approvato dall’Aula del Senato

A questo link il testo completo del Decreto approvato dal Senato.

 


Fonte: ALI - Autonomie Locali Italiane