Legge di Bilancio 2019: il Piano di Riequilibrio sarà semplificato. Una norma consentirà agli enti che adottano il piano di riequilibrio un accesso più rapido ai fondi.
Il Governo ha annunciato all’Assemblea Anci, fra le tante misure di favore e semplificazione per gli enti locali, anche l’inserimento in Legge di Bilancio 2019 di una norma che consenta agli enti che adottano il piano di riequilibrio di ottenere da subito, senza cioè dover attendere, come accade oggi, l’approvazione da Corte dei Conti, il 50% del fondo di rotazione, che ricordiamo può arrivare a 300 euro per abitante.
Ora, se si tiene conto che gli ultimi piani di riequilibrio li abbiamo adottati (ovvero li stiamo adottando) sostanzialmente perché Corte dei Conti, quando non il Revisore, ha costatato una non congruità del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità, stanziamento che, una volta adeguato, non comporterà materiale esborso di danaro (cioè pagamento) appare evidente come il fondo di rotazione, ottenuto con il piano di riequilibrio, costituirà una risorsa di liquidità con la quale onorare i debiti pregressi.
Nota della redazione:
Secondo quanto stabilito attualmente dalla Corte dei Conti, nella delibera 5/2018:
“La procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è uno strumento straordinario, previsto per gli enti locali in condizione di grave squilibrio strutturale, volto a prevenire il dissesto ed a ripristinare gli equilibri finanziari. Le esigenze di risanamento, in genere, conseguono ad una situazione di illiquidità – in molti casi generata da una sovrastima dell’attivo con crediti di dubbia esazione e/o sforniti di idoneo titolo, nonché da un non accurato riaccertamento ordinario dei residui – che impedisce il regolare adempimento delle obbligazioni con il ricorso ai mezzi ordinari. […]
L’ente deve dimostrare l’incremento percentuale delle entrate proprie rispetto a quelle correnti in misura significativa, nel periodo del piano di riequilibrio. Costituisce una condizione necessaria al fine di ottenere l’anticipazione da parte del fondo di rotazione l’incremento nella misura massima delle aliquote dei tributi e delle tariffe.”