Conto alla rovescia per pagare la mini-Imu e la maggiorazione Tares. In molte città italiane la confusione regna ancora sovrana, con i consumatori che denunciano il “panico” dei contribuenti e annunciano ricorsi, ma i Comuni stanno cercando di correre ai ripari. I dettagli sui pagamenti sono in evidenza praticamente su tutti i siti delle amministrazioni comunali e in alcuni casi gli uffici municipali sono stati messi a disposizione dei cittadini per fornire risposta a ogni possibile dubbio.
Quasi ovunque sono disponibili i “calcolatori”, semplici interfacce in cui inserire il tipo di immobile per cui è richiesto il pagamento, la rendita catastale, gli anni di possesso ecc., e da cui dedurre l’importo da versare. Sugli stessi siti è stampabile il modello F24, con il quale recarsi in banca. È il caso, a esempio, del Comune di Roma che ricorda che tutti i possessori di abitazioni principali (escluse A1, A8, A9) devono versare il 40% della differenza d’imposta calcolata applicando l’aliquota deliberata nel 2012 da Roma Capitale (5 per mille) e l’aliquota base prevista dal Governo (4 per mille).
Per i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali deve essere versato il 40% della differenza tra l’imposta calcolata applicando l’aliquota comunale del 10,6 per mille e quella calcolata con aliquota base prevista dal Governo del 7,6 per mille. A Roma la soglia minima sotto la quale l’imposta non è dovuta è di 12,50 euro (50 centesimi in più rispetto ai 12 euro standard). Il programma di calcolo è attivo anche sul sito del Comune di Milano, che presso i suoi uffici aiuta ogni giorno nel calcolo oltre 160 persone con appositi appuntamenti. Dal 10 gennaio sono state ricevute quasi mille persone ma, avendo già esaurito tutto il tempo a disposizione, sono stati fissati appuntamenti anche oltre la scadenza del 24 gennaio. Nei giorni successivi si potrà fare infatti ricorso al ravvedimento operoso, con il pagamento di interessi e sanzioni che crescono il passare dei giorni. Una guida al pagamento compare anche sul sito del Comune di Palermo, dove l’aliquota è stata portata allo 0,48 per mille. Stesso dicasi per Torino, dove, oltre al calcolatore, è stato attivato anche un apposito call center comunale e sono stati aperti gli sportelli di corso Racconigi e le sedi delle circoscrizioni.
Nei 74 uffici postali della città e nelle banche, si lavora senza sosta intanto per raccogliere i versamenti. Un aumento dell’utenza c’è ma, come a Milano, ma non si sono verificate situazioni critiche. Il Comune di Cassino ha intanto deciso invece di prorogare il pagamento della mini Imu dal 24 gennaio al 15 febbraio, non applicando alcuna sanzione a chi verserà entro quella data.
FONTE: Asfel (Associazione Servizi finanziari Enti locali)