pecViaggiano tramite PEC, posta elettronica certificata, le comunicazioni di irregolarità che scaturiscono dal controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali (articoli 36-bis del Dpr 600/1973 e 54-bis del Dpr 633/1972).

 

La nuova modalità sarà utilizzata in prima battuta, a partire da oggi e nelle prossime settimane, per circa 200mila avvisi da recapitare alle società di capitali (soggetti tenuti a comunicare alle Camere di commercio il proprio indirizzo Pec) che hanno presentato Unico Sc per l’anno 2013. Successivamente, tramite lo stesso mezzo, saranno spedite anche le comunicazioni riguardanti gli altri modelli dichiarativi trasmessi dalle stesse società.

 

Il nuovo canale sostituisce l’ordinaria raccomandata con avviso di ricevimento, modalità che viene comunque mantenuta nell’ipotesi in cui l’invio non dovesse andare a buon fine oppure in caso di anomalie riscontrate nell’indirizzario nazionale “Ini-Pec”, istituito dallo Sviluppo economico.

 

Due le caselle di invio delle comunicazioni: dc.gt.liquidazione1.noreplay@pec.agenziaentrate.it e dc.gt.liquidazione2.noreplay@pec.agenziaentrate.it, entrambe denominate “noreply”, ossia attive esclusivamente per l’inoltro e, pertanto, da non utilizzare, da parte dei contribuenti, per eventuali richieste di chiarimenti. A tale scopo andranno, invece, utilizzati gli ordinari canali di assistenza messi in campo dall’Agenzia delle Entrate, in primis il servizio telematico “Civis”.

 

L’uso della posta elettronica certificata garantisce, ai contribuenti, una maggiore tempestività nel ricevere le comunicazioni del Fisco e, al bilancio statale, un notevole risparmio sui costi di postalizzazione.