interventi-recupero-edilizioIn caso di prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti, come va calcolato il limite massimo delle spese detraibili per gli interventi di recupero edilizio?


La legge di bilancio 2018 ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 la misura maggiorata (50%) della detrazione Irpef relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare.

 

Nel caso in cui i lavori realizzati in un anno consistano nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, per il calcolo del limite massimo delle spese ammesse a fruire della detrazione si tiene conto anche di quelle spese sostenute negli stessi anni. Pertanto, si ha diritto all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo previsto (articolo 16-bis, comma 4, Tuir).

 

La detrazione di cui al comma 1 spetta anche nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di cui alle lettere c) e d) del comma 1 dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro diciotto mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.