Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, emanato d’intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, concernente la riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2014 dei comuni, in attuazione dell’articolo 1, comma 122, della legge 13 dicembre 2010, n. 220.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si ritiene utile diffondere il testo del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 gennaio 2015, n. 1232, concernente la riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2014 dei comuni, in attuazione dell’articolo 1, comma 122, della legge 13 dicembre 2010, n. 220. Il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato provvede ad aggiornare i prospetti relativi alla determinazione dell’obiettivo del patto di stabilità interno dei comuni interessati dalla riduzione dell’obiettivo per l’anno 2014. Le predette riduzioni trovano evidenza nella cella (ah) della Fase 5 del modello di calcolo dell’obiettivo dei comuni OB/14/C presente nell’applicazione web dedicata al patto di stabilità interno http://pattostabilitainterno.tesoro.it.

Il decreto prevede che per l’anno 2014, i comuni associati, rispettosi del patto di stabilità interno 2013, che, ai sensi del comma 6-bis dell’articolo 31 della legge n. 183 del 2011, hanno peggiorato il proprio obiettivo del patto di stabilità interno 2014 per alleggerire gli effetti negativi sull’obiettivo del proprio comune capofila connessi alla gestione di funzioni e servizi in forma associata, riducono il proprio obiettivo di patto di stabilità interno di un importo pari al peggioramento sostenuto, e indicato nella allegata tabella A, per un importo complessivo di euro 10.260.000.

Inoltre i comuni di cui all’articolo 7 del decreto legge n. 119 del 2014, rispettosi del patto di stabilità interno 2013, riducono il proprio obiettivo di patto di stabilità interno di un importo complessivo di euro 3.573.967, ripartito per ciascun comune, come indicato nella tabella B allegata, in proporzione alla dimensione demografica.

 

 

Consulta il documento completo: MEF – DM_1232

 

 

FONTE: Ragioneria Generale dello Stato

 

 

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