Il 16 dicembre è il termine ultimo per il pagamento di Imu e Tasi senza sanzioni ed interessi. L’Imu va versata da tutti i contribuenti titolari di fabbricati ed aree edificabili; sono esonerati dal pagamento i titolari di immobili destinati a prima casa ed equiparati (tranne immobili di lusso, ville e castelli) ed i terreni agricoli. Per quanto riguarda la Tasi, allo stesso modo, sono tenuti a pagare la tassa coloro che possiedono fabbricati e aree edificabili, ma da quest’anno non sono più soggette al prelievo le unità immobiliari utilizzate come abitazioni principali sia dal possessore, sia dal detentore.
Il versamento della seconda rata di Imu e Tasi, fa sapere il dipartimento delle Finanze, segue quello della prima rata del giugno scorso, e dovrà essere effettuato sulla base delle delibere approvate dal comune per l’anno 2016 a condizione che l’atto sia stato adottato entro il 30 aprile 2016.
Le delibere in materia di Imu e Tasi per il 2016 dovevano essere approvate entro il 28 ottobre scorso, e comunicate al Ministero dell’economia. In caso di dubbi si può sempre verificare sul sito del proprio comune se le aliquote sono stare riviste al ribasso, o se sono state confermate quelle del 2015. Se il ritocco c’è stato il saldo è più leggero, altrimenti l’importo da versare è esattamente pari a quanto pagato a giugno, dato che l’acconto si calcola proprio sulla base dell’aliquota dell’anno precedente. Qualche calcolo in più lo deve fare, invece, chi ha acquistati o ereditato immobili nel corso dell’anno.
Il calcolo, a carico del contribuente, dev’essere fatto utilizzando come base imponibile la rendita catastale rivalutata e moltiplicata per alcuni coefficienti, sottraendo dal dovuto per il 2016 l’acconto pagato a Giugno; il pagamento si esegue con modello F24. Sui siti dei Comuni si trovano non di rado programmi che eseguono, con l’immissione di alcuni dati, sia il calcolo che la compilazione del modello F24.