imu-stato-arretrati-comuniIMU, lo Stato dovrà pagare arretrati ai Comuni: lo ha deciso la Corte di Cassazione, in una decisione che presenta un conto salato per le casse statali.


La Corte di Cassazione ha stabilit che lo Stato deve pagare ai Comuni l’Imu sugli immobili di sua proprietà.

 

Nel caso specifico,  la Cassazione ha condannato l’Agenzia del Demanio a pagare i tre avvisi emessi dal Comune per l’Ici 2005-2007, ma soprattutto ha aperto la strada a nuovi ricorsi degli enti locali contro lo Stato per la stessa ragione.

 

L’obbligo si trova all’interno dell’ordinanza 3275/2019 con cui la Suprema Corte ha condannato l’agenzia del Demanio al termine di una intensa battaglia di carte bollate con il piccolo Comune emiliano.

 

A giudizio della Cassazione, infatti, l’Agenzia del Demanio non può essere considerata esente da Ici e Imu, perché «ha natura di ente pubblico economico del ministero dell’Economia, dotato di autonomia economica e gestionale, e in quanto tale non rientra tra i soggetti di cui all’articolo 7, comma 1, lettera a) del Dlgs 504/1992», cioè quelli che godono del diritto di esenzione.

 

Per lo Stato e le sue casse questo è un brutto colpo: lo Stato, infatti, dovrebbe a questo punto sborsare agli enti locali una quota di miliardi al momento difficile da calcolare; e ovviamente ottime per i Comuni, a partire da Roma che dovrebbe battere cassa a ministeri ed enti pubblici dei più vari generi.

 

Inoltre, l’intervento della Corte di Cassazione potrebbe dare legittimazione al Mef che sta accelerando sul piano dismissione degli immobili pubblici previsto dalla manovra varata a dicembre, con l’obiettivo ambizioso di superare i 950 milioni di raccolta.