imposta-successioni-donazioni-2024Nell’ambito della nuova riforma fiscale arriva un nuovo decreto che mira a razionalizzare diversi tributi: tra questi troviamo alcune novutà introdotte, per il 2024, in materia di imposta su successioni e donazioni.


Il Governo, guidato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato in una fase preliminare un decreto legislativo che introduce una serie di nuove disposizioni riguardanti la riforma fiscale, come previsto dalla legge delega del 9 agosto 2023, numero 111. Tra le novità più significative si trovano degli aggiornamenti relativi all’imposta sulle successioni e donazioni, che ora verranno integrate nel Testo unico sulle successioni e donazioni.

Le novità introdotte per il 2024 in materia di imposta su successioni e donazioni

La riforma introduce significative modifiche nell’ambito dell’imposta sulle successioni e donazioni, focalizzandosi sull’elaborazione della base imponibile e sulle disposizioni relative ai trust e alle liberalità d’uso.

Base imponibile

Prima di tutto, un cambiamento rilevante riguarda l’elaborazione della base imponibile. In base alla nuova normativa, il valore dei beni donati non sarà più incluso nel calcolo dell’imposta sulle successioni. Questo vale sia per stabilire le aliquote da applicare sia per determinare le franchigie. Inoltre, il decreto chiarisce che, ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni, saranno considerati parenti in linea retta anche gli affilianti e gli affiliati. Questo cambiamento elimina il precedente riferimento all’istituto dell’affiliazione.

Trust e liberalità d’uso

Per quanto riguarda i trust e le liberalità d’uso, il decreto stabilisce una serie di disposizioni:

  • l’imposta sulle successioni e donazioni sarà estesa ai trasferimenti derivanti dai trust. Questo significa che i trasferimenti di proprietà effettuati attraverso trust saranno soggetti a tassazione.
  • le liberalità d’uso saranno esplicitamente escluse dall’imposta. Ciò significa che le donazioni fatte con l’intento di concedere l’uso temporaneo di un bene non saranno soggette a tassazione.
  • le franchigie e le aliquote di imposta applicabili dipenderanno dal valore dei beni e dalla relazione di parentela tra il donante e il beneficiario al momento del trasferimento. Questo assicura che l’imposta sia calcolata in base alle circostanze specifiche di ogni situazione.
  • il pagamento dell’imposta avverrà tramite autoliquidazione da parte del beneficiario al momento del trasferimento, oppure anticipatamente da parte del donante o del trust al momento del conferimento dei beni o dell’apertura della successione. Questo sistema di autoliquidazione semplifica il processo di pagamento dell’imposta, garantendo che sia pagata in modo tempestivo e accurato.

Trasferimenti familiari aziendali

Il decreto interviene anche per agevolare i trasferimenti d’azienda all’interno della famiglia. L’esenzione fiscale si applicherà quando vi è un cambio effettivo di controllo della società o quando tale controllo è già presente al momento del trasferimento. Questo agevolerà i trasferimenti di aziende all’interno della famiglia, promuovendo la continuità e lo sviluppo delle imprese familiari.

Dichiarazioni di successione

Le modifiche riguardanti le dichiarazioni di successione mirano a semplificare il processo per i contribuenti. In particolare, sarà semplificata la quantità di informazioni richieste durante la presentazione delle dichiarazioni di successione. Questo significa che i contribuenti dovranno fornire meno documenti o informazioni rispetto a prima, rendendo il processo meno oneroso e più agevole.

Inoltre, viene introdotto l’obbligo di invio telematico delle dichiarazioni entro 12 mesi dall’apertura della successione. Questa disposizione mira a modernizzare il sistema, rendendo obbligatoria la presentazione delle dichiarazioni tramite mezzi elettronici. Ciò permetterà una gestione più efficiente delle pratiche e una riduzione dei tempi di elaborazione da parte delle autorità fiscali.

Per quanto riguarda le sanzioni per il mancato pagamento dell’imposta sulle successioni, viene introdotta una riduzione delle sanzioni nel caso in cui il contribuente decida di pagare entro il termine per proporre ricorso. Questo incentiva i contribuenti a regolarizzare la propria situazione fiscale in modo tempestivo, premiando coloro che aderiscono al sistema di pagamento senza necessità di procedure legali.

Donazioni

Infine, le modifiche alle disposizioni sulle donazioni sono volte a garantire una maggiore coerenza con la legislazione vigente e con la giurisprudenza più recente.

Questo assicura che le normative sulle donazioni siano aggiornate e in linea con le esigenze attuali, evitando ambiguità o interpretazioni contrastanti. Queste modifiche dovrebbero fornire maggiore chiarezza e certezza giuridica sia ai donatori che ai beneficiari di donazioni.

Si rammenta che le donazioni in ambito fiscale si riferiscono alla pratica di trasferire denaro, beni o altri asset a un’organizzazione senza scopo di lucro o a un individuo in necessità, e possono offrire vantaggi fiscali al donatore.

In genere, per ottenere benefici fiscali dalle donazioni, è necessario che la donazione venga fatta a un’organizzazione senza scopo di lucro riconosciuta dalle autorità fiscali del paese. Inoltre, è spesso richiesto che il donatore fornisca prove documentali della donazione, come ricevute o conferme dalla organizzazione beneficiaria. Le detrazioni fiscali o i crediti d’imposta derivanti dalle donazioni possono contribuire a ridurre l’imposta sul reddito del donatore, offrendo quindi un incentivo finanziario per sostenere cause benefiche.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it