Fatture Sanitarie: a fini della detrazione Irpef, gli importi delle spese sanitarie vanno considerati comprensivi dell’imposta di bollo eventualmente pagata?
Enzo Cerreta
Imposta di Bollo su Fatture Sanitarie: detrazioni?
L’importo delle spese sanitarie detraibili, da indicare nei diversi righi della dichiarazione dei redditi, è comprensivo del costo del bollo applicato. Si ricorda che l’imposta di bollo, attualmente pari a 2 euro, viene applicata sulle fatture esenti da Iva di importo superiore a 77,47 euro ed è detraibile quale onere accessorio, qualora sia stata esplicitamente traslata sul cliente ed evidenziata a parte sulla fattura (circolare 7/E del 4 aprile 2017, pagina 18). Il contribuente che riceve una fattura o una ricevuta medica senza bollo può detrarre le spese relative all’imposta di bollo solo se paga il tributo in luogo del professionista, sia per inadempienza di quest’ultimo, provvedendo quindi a sanare un atto irregolare, sia per esplicito accordo tra le parti (risoluzione n. 444/E del 18 novembre 2008).
L’obbligo di apporre il contrassegno sulle fatture o ricevute è a carico del soggetto che forma i predetti documenti e, quindi, li consegna o spedisce. Solidalmente obbligati al pagamento dell’imposta sono tutte le parti che sottoscrivono, ricevono, accettano o negoziano atti, documenti o registri non in regola con le disposizioni del D.P.R. 642 del 1972 ovvero li enunciano o li allegano ad altri atti o documenti, nonché tutti coloro che fanno uso di un atto, documento o registro non soggetto al bollo fin dall’origine bensì solo in caso d’uso.