Applicata obbligatoriamente nel territorio della provincia autonoma, è riscossa tramite il modello F24, previa adesione del Comune alla convenzione con l’Agenzia delle Entrate.
Con l’articolo 1, della legge 14/2014 emanata dalla Provincia autonoma di Trento, è nata l’Imis, l’imposta immobiliare semplice che, a decorrere da quest’anno, è applicata obbligatoriamente in tutti i comuni della provincia.
Per consentirne il versamento, l’Agenzia delle Entrate, che ne cura la riscossione in virtù della convenzione firmata con la stessa Provincia autonoma di Trento, ha istituito, con la risoluzione 51/E del 21 maggio 2015, appositi codici tributo, da indicare nella “Sezione Imu e altri tributi locali” della delega di pagamento modello F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”:
- “3990” IMIS – abitazione principale, fattispecie assimilate e pertinenze
- “3991” IMIS – altri fabbricati abitativi
- “3992” IMIS – altri fabbricati
- “3993” IMIS – aree edificabili
- “3994” IMIS – sanzioni da accertamento
- “3995” IMIS – interessi da accertamento
- “3996” IMIS – sanzioni e interessi da ravvedimento.
Inoltre, nello spazio “codice ente/codice comune”, deve essere riportato il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella “Tabella dei Comuni convenzionati per pagamenti di imposte comunali”, pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, mentre vanno barrate le specifiche caselle in caso di ravvedimento (“Ravv.”), di acconto (“Acc.”) o di saldo (“Saldo”), queste ultime due entrambe, se il pagamento avviene in unica soluzione. Infine, si deve specificare il numero degli immobili per i quali si effettua il versamento e l’anno d’imposta cui lo stesso si riferisce.